Isr4ele (Scusate, non riusciamo più a scriverlo correttamente) – “Una gita di piacere, una prova di forza, una passeggiata con gli amici, un massacro di donne e bambini, un genocidio, sono questi i piaceri insostituibili della vita di un uomo”, ammette il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mentre visita il corridoio Netzarim a Gaza e lancia un messaggio benevolo a tutti i suoi avversari politici.
“Non ero così felice da quando ho visto delle bombe cadere sui bimbi in questo territorio – confessa il premier – che poi quei video cucciolosissimi di mocciosi terroristi urlanti li conservo come video ASMR per prendere sonno la notte e faccio dei sogni sereni e bellissimi”.
Il Presidente israeliano è radioso in questa giornata in cui entra ufficialmente in un territorio conquistato, cioè preso in prestito, come un po’ tutti gli altri. Nel mentre, alcune analisi portano la stima dei morti a Gaza, da quando è iniziata la missione di pace israeliana con ramoscelli di ulivo esplosivi, a oltre quarantamila morti, con un dato ulteriore raccapricciante: il settanta per cento dei decessi, nell’ultimo anno, è di donne e bambini. Alla lettura dei dati il Presidente è amareggiato e anche un po’ malinconico: “Puntavo all’80%, devo una birra a Ben Gvir, mai scommettere con gli ebrei!”.
E a chi gli chiede se sugli ostaggi del 7 ottobre scorso ci siano novità, Netanyahu risponde prosaico: “Che cazzo è successo il sette ottobre? Che era? Il compleanno della brunetta dei Ricchi e Poveri? Ah, quella roba là… e vabbè, ci state ancora pensando? Come ve le attaccate al dito le cose!”
Una soluzione al conflitto sembra comunque essere a portata di mano per il leader maximo: “Qualche altro mese, continuando così e forse facendo anche un poco meglio, e il problema Gaza non esisterà più. Come Gaza”.
Davide Paolino
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