TOTA (NO) – Se il Natale è sentito in Italia, lo è ancora di più a Napoli. E se il Natale è sentito a Napoli lo è ancora di più da un napoletano fuori zona che non riesce a tornare a casa perché stranamente, sotto le feste, il prezzo dei biglietti aerei e dei treni triplica. È il caso per esempio di Tommaso Bucchiniello, ventottenne in trasferta per lavoro impossibilitato a tornare a casa per il 24 Dicembre. “Per me il Natale è importante”, confessa Bucchiniello, “perché è la nascita di Nostro Signore Diego Armando Mara… ah no, di Gesù. Quest’anno volevo festeggiare in modo diverso: essendo il solo napoletano nella mia cricca di amici, volevo far sentire tutta la passione che ci mettiamo in cucina durante le festività. Per questo motivo ho iniziato una sorta di allenamento: tre sedute di fritto a settimana – giusto per pigliare il ritmo, sennò arrivo spompato al 24!”. Non pago del training ad alto potenziale di scottature, Bucchiniello ha anche iniziato a pensare al menu delle feste per stupire i suoi ospiti: “Ho preparato mulignane, pruvulone, purpitiello cu’ ‘o limone, ‘a ‘nzalata (fritta), ‘a cutaletta (fritta), ‘na sasiccia e ‘na purpetta, po’’nu piezzo ‘e parmiggiano, duie friarielle ‘mmiezo ‘o pane… e il resto non vorrei spoilerarlo sennò va a finire che prenotano troppo presto la lavanda gastrica!”
Davide Paolino
L’articolo Napoletano inizia training con tre sedute di fritto a settimana per prepararsi al Natale proviene da Lercio.