NAPOLI – Come ogni anno, Napoli si prepara a festeggiare l’anno nuovo con una incredibile teoria di dita che saltano in aria e teste squarciate da esplosioni casalinghe. Quest’anno, però, gli ordigni bellici che qui chiamano familiarmente “botti” avranno un acquirente di eccezione. No, non stiamo parlando di Alberto Angela (che, come tutti sanno, intorno al 30 dicembre si camuffa con i baffi di cartone e si reca alla Duchesca a fare compere di fuochi illegali al fine di rendere tutta l’Italia simile a Pompei) ma di Volodymyr Zelensky.
Il presidente ucraino infatti è stato avvistato nella città partenopea e, oltre a far visita alla sua statuetta nei presepi di San Gregorio Armeno, si è messo diligentemente in fila fuori dal negozio di un’azienda leader nel settore dei fuochi illegali, quella di “Tonino l’assassin’”.
“Solo con i botti di Napoli potremmo finalmente porre fine alla guerra con la Russia – ha commentato Zelensky – sono le uniche testate nucleari che possiamo usare, perché sono in nero. Vinceremo”.
Ecco la lista di prodotti acquistati da Zelensky:
Testa di Netanyahu: temibile ordigno confezionato secondo criteri che farebbero impallidire Alfred Nobel. L’incubo di ogni artificiere, il sogno di Israele: 5 chili di tritolo purissimo, importato direttamente dalla Sicilia. Telecomandato, per innescarlo, nelle istruzioni, si raccomanda di tenersi a 5 chilometri. Lo fai esplodere dalla provincia.
Stomaco di Lukaku: lascia un cratere che sarà ancora lì fra milioni di anni e che i paleontologi del futuro attribuiranno all’asteroide Aphophis. Provoca uno spostamento d’aria paragonabile all’uragano Katrina. Hitler avrebbe voluto averlo come arma finale. È anche chiamato così perché è in grado da solo di uccidere uno stadio Maradona di persone (circa 60 mila posti). Viene fabbricato in Cina ma arriva tranquillamente a Napoli attraverso le rotte del terrorismo arabo.
Tuono di mezzanotte: viene acceso con innesco contemporaneo di due funzionari dei servizi di sicurezza della Cia. A esso si deve l’ultima eruzione del Vesuvio del 1944. Fa perdere la memoria a chi lo innesca. Costruito sul modello del Vaso di Pandora, ha anche la miccia esplosiva. Viene spesso utilizzato per dare il via all’aurora boreale ed è citato nell’Apocalisse come metodo di resurrezione dei morti.
Venti di guerra: una volta, i pianeti del Sistema Solare erano dieci. Poi su uno di questi è stato prodotto questo fuoco artificiale che ha posto fine a quel mondo e a quella civiltà. Si tratta di un missile particolare che si accende solo se orientato contro un obiettivo vivente e indifeso. Fu sperimentato sulla Terra per la prima volta negli Stati Uniti, provocando la prima frattura della Faglia di Sant’Andrea.
Razzo Lucifero: una volta acceso, scatena l’inferno. È capace di portarti direttamente fra le braccia di Satana. Non ha bisogno di innesco, si tratta infatti di un razzo a comando vocale che si accende anche quando magari ha sbagliato a sentire. Prodotto inizialmente per porre fine alla guerra Iran-Iraq, è stato messo al bando perché ritenuto troppo distruttivo. Fabbricato direttamente sul Sole, viene di solito venduto con accluso un rifugio antiatomico.
Stefano Pisani
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