Imprenditore denuncia: “Sono stato truffato da un finto Topo Gigio”

Ingan (NO) – Sono trascorse poche settimane dalla truffa che avuto per protagonista una banda che si è spacciata per il ministro della Difesa Guido Crosetto allo scopo di chiedere soldi a diversi esponenti dell’artigianato e dell’industria come contributo alla liberazione di alcuni giornalisti. Un raggiro che ha spinto molti osservatori a chiedersi, giustamente, da che razza di imprenditori sia rappresentato questo paese nel mondo.
Possibile, infatti, che a personaggi dalla levatura internazionale come Marco Tronchetti Provera, Diego Della Valle, Giorgio Armani, Patrizio Bertelli, le famiglie Caltagirone e Del Vecchio, non sia venuto il sospetto che il responsabile del dicastero più ricco (di certo più di Istruzione e Sanità) non abbia bisogno di prestiti per liberare dei giornalisti? Ma, soprattutto, che questo governo pagherebbe perché qualcuno i giornalisti li tenesse prigionieri, altro che per liberarli?

Dopo una simile figura barbina, gli illustri rappresentanti del Made in Italy sono stati vittime di una nuova e impensabile circonvenzione, questa volta, però, con la giustificazione che a compierla è stata una squadra di subdoli malintenzionati che sono riusciti a spacciarsi per qualcuno molto più convincente e credibile di Crosetto: Topo Gigio.

Non mi sono accorto subito che fosse una montatura“, ci spiega Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, “che per me è paradossale. Capito? Montatura… Niente? E pensare che ai miei dipendenti fa sempre ridere!
Non so come abbiano fatto a convincermi, sono sempre molto attento a evitare bidoni“, confessa Massimo Moratti, “a parte quando si è trattato di acquistare per l’Inter Carini, Gresko, Brechet, Sforza, Domoraud, Sorondo, Quaresma, Rambert e Vampeta“.
Diego Della Valle ci dice qualcosa di più: “Mi squilla il telefono e sento ‘sta vocetta e dico ‘Donzelli, che vuoi?’, poi penso sia Del Mastro che imita Donzelli e poi la cosa più logica, che sia Topo Gigio che imita Delmastro che imita Donzelli. E infatti mi dice di essere proprio Topo Gigio che ha bisogno di 1 milione di euro per liberare Lucio Corsi dall’impegno all’Eurofestival. Io ovviamente glieli garantisco ma essendo un imprenditore serio ma comunque sempre originario del fermano gli chiedo conferma della modalità della transizione: ok per lu nero”.

Abbiamo anche cercato di contattare il vero e incolpevole Topo Gigio, ma pare sia ospite in una clinica di disintossicazione dalla prescinsêua dopo aver esagerato in un paio di feste particolarmente trasgressive durante la settimana che ha trascorso a Sanremo.

Augusto Rasori

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