Sentono lamenti disumani dalla casa del vicino e chiamano la polizia ma stava solo ascoltando Mahmood

MILANO – Un tranquillo pomeriggio nel quartiere Isola di Milano si è trasformato in un caso di pubblica sicurezza quando i residenti di via Borsieri hanno allertato le forze dell’ordine dopo aver udito “strazianti lamenti disumani” provenire dall’appartamento di fronte. “Sembrava che qualcuno stesse torturando un delfino” ha dichiarato la signora Rossi che ha dato l’allarme. “Ho pensato subito al peggio, magari qualche rituale satanico o una dieta chetogenica finita male”.

Quando la volante è giunta sul posto, gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento trovando il vicino in canottiera e boxer che si stava semplicemente godendo l’ultimo album di Mahmood a tutto volume mentre stirava le camicie. A nulla sono valse le giustificazioni del fan: “Non posso farci nulla, Mahmood lo uso al posto della droga per provare esperienze extracorporee”, ha spiegato agitando freneticamente le braccia.

Non è la prima volta che la musica di Mahmood causa allarme pubblico. Lo scorso anno a Napoli una sua esibizione in piazza del Plebiscito ha fatto scattare il sistema di allerta Campi Flegrei della Protezione Civile, facendo cambiare a tutti posizione durante il concerto.

Nel frattempo, diverse associazioni animaliste hanno richiesto che la musica di Mahmood venga classificata come “potenziale forma di maltrattamento per pipistrelli”, i cui sensibili apparati uditivi subirebbero danni irreparabili. Nel condominio, invece, hanno deliberato l’installazione di pannelli fonoassorbenti e, per sicurezza, anche di un crocifisso in ogni pianerottolo.

La Polizia ha archiviato il caso e ha consigliato al vicino di investire in un impianto audio con isolamento acustico, o in alternativa di “passare a Leonard Cohen“.

Mattia F. Pappalardo & Fabio Corigliano

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