ROMA – Singolare esito di una delle tradizioni più antiche associate alla Fontana di Trevi. Si crede infatti che, lanciando una moneta nella fontana, spalle alla stessa, ci si assicuri il ritorno a Roma. Alcune versioni della leggenda aggiungono inoltre che lanciare due monete porta all’amore, mentre tre monete assicurano il matrimonio; quattro invece prevedono una sicura bancarotta a causa dell’abitudine di usare il denaro a cazzo, per esempio buttandolo nelle fontane.
Le monete raccolte dalla fontana vengono donate in beneficenza alla Caritas, che trasforma il denaro in cibo per i poveri. Se invece i poveri vogliono raccogliere direttamente loro le monete, vengono arrestati e brutalizzati.
Un turista americano, George B. McFratm, consapevole di questa leggenda, ha lanciato l’estate scorsa una moneta nella famosa fontana durante la sua vacanza nella capitale. Però, la moneta si è rivelata falsa e l’uomo, l’estate dopo, invece di tornare a Roma si è ritrovato a Napoli. Più precisamente, McFratm è stato recuperato sabato scorso nella zecca abusiva della Duchesca, zona popolare della città, in cui era stato coniato il decino che gli era capitato in tasca. “Il nostro volo Los Angeles-Roma è stato prima deviato a Napoli per un disservizio. Poi, arrivati nell’aeroporto di Capodichino, saremmo dovuti ripartire dopo un’ora ma sono stati trovati dei mattoni al posto delle ruote. Da lì, ci hanno mandato in un albergo ad attendere, ma è stato rubato anche l’albergo con tutti noi ospiti all’interno. Io mi sono risvegliato in un covo di falsari, quando sono stato ritrovato dai Carabinieri” ha raccontato McFratm, che conculde, “stavano cercando di replicare anche me per sostituirmi e fregarmi tutto. Li hanno fermati appena in tempo”.
Stefano Pisani
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