Mentre YouTube cresce del 18% in riferimento al tempo medio di visione video, superando TikTok sul contenuto long-form, il mercato dei creator in Italia raggiunge i 500 milioni di euro secondo un’analisi di Flatmates.
YouTube vs TikTok
Con 2,7 miliardi di utenti attivi ogni mese, YouTube non è più soltanto la piattaforma dei video amatoriali ma è diventata tra i mezzi di intrattenimento più seguiti a livello globale. Secondo l’analisi di Flatmates, oltre il 60% dei brand italiani ha avviato produzioni video proprietarie sulla piattaforma mentre la TV perde terreno e Google conquista sempre più schermi domestici e quote di tempo di visione, soprattutto tra i giovani adulti.
Oggi il 97% della popolazione italiana tra 18 e 54 anni utilizza YouTube, che diventa il primo canale di streaming guardato sugli smart TV. Negli Stati Uniti, la piattaforma è guardata principalmente in salotto: 1 miliardo di ore di video vengono visti su TV ogni giorno. Un cambiamento che non riguarda solo la quantità, ma anche la qualità della produzione: il 73% del tempo di visione negli Stati Uniti è dedicato a video di lunga durata, come documentari, podcast video e format narrativi di stampo televisivo.
Sempre secondo Flatmates, Negli ultimi quattro anni:
● Broadcast TV ha segnato –21% del tempo di fruizione;
● TV via cavo –39%
● YouTube: +120%, diventando nel maggio 2025 lo streamer con la share TV più alta mai registrata (12,5% di share)
Tra i giovani italiani (18-24 anni), il sorpasso è avvenuto: 59% del tempo video è speso online, contro il 41% della TV tradizionale. Nella fascia 25-34 anni, il dato si attesta al 52% online.

I trend nel 2025
Tra i trend in ascesa nel 2025, Flatmates identifica quattro aree di crescita verticale:
● Video Essay: contenuti di approfondimento con uno stile autoriale, capaci di generare centinaia di milioni di visualizzazioni. Hanno raggiunto circa 200 milioni di visualizzazioni nel 2024.
● Video Podcast: talk show lunghi e rilassati che uniscono l’informalità dei creator e la struttura televisiva. Hanno sostituito i talk show tradizionali come principale piattaforma di discussione e raggiunto circa 400 milioni di ore/mese di visione.
● Shorts: clip verticali sotto i 60 secondi, sempre più potenti come driver di scoperta, con 70 miliardi di visualizzazioni al giorno (+50% YoY). I canali che pubblicano shorts vedono una crescita media del 350% dei download settimanali.
● Canali “Faceless”: produzioni in cui il volto del creator sparisce, sostituito da voice-over, animazioni e storytelling visivo. Hanno visto una crescita delle ricerche del +6.200% in 5 anni.
Un’ulteriore tendenza è la progressiva ibridazione con la TV: brand come Nickelodeon, Red Bull e Ulta Beauty hanno iniziato a produrre serie originali pensate direttamente per YouTube, un territorio che prima apparteneva esclusivamente ai broadcaster.
I contenuti che attraggono il pubblico
Alcuni format hanno poi trovato un terreno fertile:
● Restyling e makeover domestici: trasformazione di spazi, storytelling estetico;
● Try On Haul: +138% di ricerche in 5 anni;
● Produzioni di dimensione televisiva: Mr Beast ha investito 3,5 milioni di dollari per un solo video, generando +350% di nuovi download settimanali negli USA e +54% di spesa in-app.
Youtube è un trend destinato a durare nel tempo: l’82% degli utenti considera i creator di YouTube più affidabili di quelli di altre piattaforme. Il 91% degli spettatori in Europa e Medio Oriente ritiene che un contenuto di qualità debba eccellere sia a livello tecnico che emotivo.