Prima li aveva negati, poi li ha concessi anche se in Ucraina li stanno ancora attendendo. Stiamo parlando dei missili Patriot che il presidente USA Donald Trump sembra disposto a concedere a Kiev: è la più importante arma di difesa contro l’invasione di Putin. Si sta verificando una tira-e-molla altrettanto confuso rispetto a un’altra arma, questa volta offensiva, che consentirebbe all’esercito di Zelenskyy di colpire il territorio russo. Sono i missili Atacms, acronimo di Army Tactical Missile System.

Cosa sono i missili Atacms
Sulla stampa di settore si leggeva a inizio 2025 che a Kiev erano rimasti pochi missili Atacms e pochi missili tattici Storm Shadow. Per quanto riguarda i primi, dal 2023 a gennaio scorso gli Stati Uniti ne hanno donati 500 alle forze armate ucraine. Sono stati utilizzati, su permesso di Washington, per colpire le regioni occupate dai russi, ma la situazione è cambiata con Donald Trump alla Casa Bianca.
Il tycoon ha dato 50 giorni di tempo a Putin prima di introdurre contro Mosca dazi e sanzioni. Ha pure aggiunto di non volere assumere le difese di nessuna delle due parti in conflitto, ma di essere a favore di una molto generica fine della guerra. Secondo alcuni analisti questo ulteriore temporeggiamento finirebbe in realtà con l’avvantaggiare la Russia, che ha infatti intensificato come mai prima d’ora nella guerra i propri attacchi.
Con gli Atacms, però, Kiev punterebbe ad avere un’arma per indebolire l’esercito russo: questi missili hanno una gittata di 300 chilometri e anche se non possono raggiungere città come Mosca o San Pietroburgo sarebbero in grado di danneggiare siti e basi militari all’interno del territorio.
Dopo averne discusso con il segretario della Nato Mark Rutte, Donald Trump non è stato molto chiaro su quali sono le armi che è disposto a vendere a Kiev. Secondo il Financial Times gli ucraini avrebbero chiesto anche i Tomahawk, utilizzati dall’esercito americano di recente per colpire Teheran nella guerra contro l’Iran. Sono missili con una gittata da 1600 chilometri, ma non rientrano al momento nelle trattative.
I missili Atacms hanno comunque una gittata superiore a quelli forniti finora a Kiev da Francia e Regno Unito. Sono stati impiegati per la prima volta negli anni Novanta e come missili balistici a corto raggio sono progettati per colpire obiettivi strategici dietro le linee nemiche, come postazioni di artiglieria, depositi di munizioni, centri di comando e infrastrutture logistiche.