Non ne sarebbe stato ufficializzato alcun impiego militare, ma gli esperti hanno sottolineato i possibili utilizzi in ambito bellico e spaziale. Sulla rivista tecnica Acta Aeronautica et Astronautica Sinica è stato pubblicato un aggiornamento su un nuovo dispositivo in via di sviluppo in Cina che avrebbe sulla carta l’unico obiettivo di ridurre i rischi derivanti dai detriti spaziali: da anni se ne parla perché con le costellazioni di satelliti presenti sopra le nostre teste il rischio di collisioni è in aumento.
Come funziona la pistola spara detriti
Si tratta di un lanciatore di reti progettato per catturare detriti spaziali, quasi fosse una sorta di spazzino tech. In orbita ci sono satelliti inutilizzati, stadi di razzi e rottami. Con questa novità tecnologica, senza esplosioni o vibrazioni che possano destabilizzare il dispositivo, grazie a un sistema chiuso a gas con meccanismo di assorbimento dell’energia si potrebbe scagliare il proiettile con grande precisione. Il cuore dell’invenzione sta proprio in questa rete proiettile che verrebbe sparata verso il detrito, che a sua volta sarebbe avvolto e trascinato in atmosfera dove si disintegrerebbe. Dietro l’applicazione pulita si intravede però un potenziale uso militare.

Lo stesso sistema potrebbe infatti essere impiegato contro satelliti avversari, simulando un malfunzionamento tecnico e disabilitandoli senza lasciare tracce evidenti. Un attacco del genere passerebbe quasi inosservato, riducendo il rischio di un’escalation immediata.
In definitiva, è un dispositivo potenzialmente “dual use” classificabile un domani come una delle armi in dotazione agli eserciti più potenti: strumento di manutenzione per uno spazio più sicuro, ma anche arma invisibile capace di colpire senza rumore.