La preistoria ci stupisce da sempre con i grandi animali. Pensiamo ai dinosauri come il Brachiosaurus, il Megalodon, il più grande squalo mai esistito, il mammut lanoso, simbolo delle ere glaciali. La preistoria è anche culla di origini evolutive sorprendenti, l’elefante, ad esempio, deriva da piccoli roditori erbivori. Potremmo continuare, ma preferiamo raccontare l’ultima scoperta.
Sulle coste sud orientali dell’Australia, è stato ritrovato il fossile di balene con denti affilati, parenti stretti dei fanoni. Questi sono denti sottilissimi, delle lamine, che filtrano l’acqua trattenendo piccoli animali nutrienti. I fanoni sono ricchi di cheratina. La balena appena trovata si chiama Janjucetus Dullardi, non pensare alle dimensioni di una Moby Dick.
Ci troviamo di fronte ad un’altra sorpresa evolutiva. Il cetaceo era di piccole dimensioni, più piccolo persino di un pinguino preistorico., Nuotava attorno al continente 26 milioni di anni fa, forse ha iniziato a crescere come altri cetacei 5 milioni di anni fa.
Un antenato preistorico di delfini, capodogli e orche: una fotografia tridimensionale e biosistema delle acque australiane più antiche
Il paleontologo che sta curando le ricerche si chiama Ruairidh Duncan, lavora presso il Museums Victoria Research Institute e della Monash University, Ci racconta altre particolarità dello Janjucetus: aveva grandi occhi, una bocca con denti affilati e taglienti ma da cui, comunque, hanno origine i fanoni. Se le balene di oggi si avvicinano pacificamente all’uomo, quelle preistoriche potevano cacciare come degli squali o dei piranha.
L’osservazione di cranio, orecchie e denti porta gli esperti a dire che sia della specie Mammalodontidae. Come delfini, capodogli e orche partorisce e afferra le prede con i denti. Per questo, il termine unisce due parole: mammifero e odontoide. Il J. Dullardi è il quarto Mammalodontidae scoperto al mondo e il terzo in Australia.
L’esemplare ritrovato sotto forma di resti fossili è giovane, crescendo avrebbe raggiunto massimo due metri di lunghezza. Altri animali acquatici della sua specie raggiungevano i 4 metri. Approfondendo cosa mangiava, da cosa è stato aggredito e la struttura biochimica dei resti fossili, i ricercatori potranno descrivere meglio l’ambiente dove nuotava. Una sorta di piccola fotografia tridimensionale del passato delle acque australiane sudorientali.
Un fossile svela una balena preistorica dalle dimensioni sorprendenti è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace