Un fenomeno luminoso potrebbe rivoluzionare le missioni spaziali

Le aurore sono fenomeni ottici spettacolari che si verificano con l’interazione tra le particelle energetiche solari e le molecole atmosferiche di un pianeta. Anche Marte ha le sue aurore, sono belle ma allo stesso tempo rischiose. La dottoressa dell’Università di Oslo, Elise Wright Knutsen le sta studiando e ha svelato le sue ultime scoperte all’Europlanet Science Congress. Il Rover Perseverance della NASA ha fotografato per la prima volta un’aurora su Marte nel 2024. Utilizzando le tecnologie di imaging avanzate di cui è dotato, è riuscito a catturare un bagliore verde.

Sulla Terra, le aurore si manifestano vicino ai poli magnetici. Le chiamiamo, in generale, aurore polari e sono di colore rosso, verde e azzurro. Poi, identifichiamo meglio l’aurora boreale nell’emisfero nord e quella australe nell’emisfero sud. Le aurore ci portano a studiare vento e tempeste solari, la Terra è protetta dai diversi strati atmosferici e dal campo magnetico che ha. Su Marte non esiste un campo magnetico protettivo, le aurore si possono vedere in tutto il pianeta, prendono il nome di aurore diffuse.

aurore visibili su Marte

Gli studi congiunti di Knutsen, NASA e ESA sulle aurore e le tempeste solari non bastano per progettare viaggi spaziali sicuri. I limiti della ricerca spaziale da superare

Se non c’è un campo magnetico, le aurore di Marte, oltre che essere belle, sono anche rischiose per la salute degli astronauti e dei sistemi elettrici. Venti solari e espulsioni di massa coronale (CME) causano danni agli strumenti trasmissione e comunicazione. Marte ha un’atmosfera più sottile della Terra, gli effetti più nocivi dei raggi solari sono diretti. Elise Wright Knutsen con il suo team sta progettando strumenti per prevedere le aurore. Progressi cruciali e attesi per le future esplorazioni umane e di lungo periodo.

Il rover Perseverance indaga su Krokodillen alla ricerca di indizi sul passato remoto di Marte
Il rover Perseverance indaga su Krokodillen alla ricerca di indizi sul passato remoto di Marte

Non solo il team di Knutsen, anche altri scienziati stanno lavorando comprendere e prevedere vento e tempeste solari. Ovvero, cosa origina le aurore del pianeta rosso. Sono importanti i dati delle missioni Maven della NASA e di Mars Express dell’ESA in questa direzione.

Mettendo i tre studi insieme (Knutsen, NASA e ESA) non arrivano a informazioni lineari e congiunte. Gli scienziati, per aiutare gli astronauti in volo per Marte devono raccogliere più dati o migliorare già sulla Terra il modo di prevedere le aurore e gli eventi solari che le generano.

Un fenomeno luminoso potrebbe rivoluzionare le missioni spaziali è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace