Manovra, dalla riduzione Irpef all’Ires premiale strutturale, fino alla rottamazione quinquies. I tanti proclami del governo

Manovra, dalla riduzione Irpef all’Ires premiale strutturale, fino alla rottamazione quinquies. I tanti proclami del governo

Per ora i proclami abbondano e come ogni anno ciascuna parte politica pretende di includere nella ventura Legge di Bilancio una propria misura bandiera, poi però bisognerà fare i conti con la realtà e capire cosa finirà realmente in Manovra. Un riassunto delle ipotesi in studio lo ha fatto il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.

Sconti e sconticini in Manovra?

Il fronte più interessante, sebbene sia ancora al vaglio dei tecnici, è senza dubbio rappresentato da un futuribile taglio, ipotizzato dal 35% al 33%, della seconda aliquota Irpef sui redditi fino a 50mila o a 60mila euro.

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Il ministero dell’Economia

«I conteggi si stanno ancora facendo – ha ammesso il viceministro commentando la stima di un costo dell’operazione intorno ai 4 miliardi da prevedere in manovra –. Dobbiamo un po’ vedere, perché ci sono tante proposte, vediamo come si può fare. Ma è una delle priorità».

Leo è invece apparso più convinto sulla possibilità di «rendere l’Ires premiale strutturale, semplificandola». L’esecutivo Meloni intende inserire in Manovra il principio «chi assume meno paga», anche se poi è tornato a precisare che «la premessa fondamentale sono le risorse».

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Infine, non sono pochi i contribuenti in guai col Fisco che attendono notizie su una ipotetica rottamazione quinquies: «Nessuno nella maggioranza di governo è contrario alla rottamazione – ha detto Leo – ma va fatta cum grano salis». Il viceministro ha parlato di «interventi selettivi per chi si trova effettivamente in difficoltà», studiati per non permettere l’accesso a «recidivi che possono pagare» e che usano «meccanismi pretestuosi» per non farlo.