Peresvet, come funziona l’arma laser russa utilizzata per neutralizzare velivoli senza equipaggio?

Peresvet, come funziona l’arma laser russa utilizzata per neutralizzare velivoli senza equipaggio?

Nel panorama sempre più sofisticato della guerra elettronica e delle tecnologie militari, il sistema laser russo Peresvet rappresenta una delle innovazioni più enigmatiche e discusse. Presentato ufficialmente nel 2018 dal presidente Vladimir Putin come parte di un pacchetto di “armi strategiche avanzate”, il Peresvet è stato progettato per neutralizzare droni, missili cruise e persino satelliti. Ma come funziona davvero questa arma?

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Come funziona il Peresvet?

Il Peresvet è un sistema laser ad alta energia montato su piattaforme mobili, pensato per proteggere infrastrutture strategiche come i silos missilistici. Il suo principio operativo si basa sull’emissione di un raggio laser concentrato in grado di danneggiare o distruggere i sensori ottici dei droni nemici, rendendoli ciechi e quindi inutilizzabili.

Il laser agisce principalmente su componenti sensibili come telecamere e sensori termici, bruciandoli o accecandoli. Questo tipo di attacco non distrugge fisicamente il drone, ma lo rende operativamente inoffensivo, impedendogli di trasmettere dati o colpire obiettivi.

I limiti del Peresvet

Nonostante il fascino da “arma del futuro”, il Peresvet ha, però, dei limiti significativi:

Secondo fonti russe, il Peresvet è già stato impiegato in teatri di guerra come la Siria, dove avrebbe abbattuto un UAV israeliano. Tuttavia, gli analisti occidentali restano cauti: alcuni ritengono che l’uso di armi laser sia più una mossa propagandistica che una vera svolta tattica2.

Nel lungo termine, Mosca punta a miniaturizzare questi sistemi per integrarli su veicoli e velivoli, rendendoli più versatili e meno dipendenti da condizioni ambientali favorevoli.