Al centro la creatività umana, nonostante l’intelligenza artificiale. Ecco perché per Dentsu la chiave resterà la nostra fantasia

Al centro la creatività umana, nonostante l’intelligenza artificiale. Ecco perché per Dentsu la chiave resterà la nostra fantasia

Quali sfide attendono i CMO del futuro? Dentsu ha diffuso i risultati di uno studio sull’Intelligenza artificiale che si pone come strumento nelle strategie di marketing contemporanee. È quanto emerge dall’edizione 2025 del CMO Report “Agents of Reinvention. Marketing at the Intersection of AI and Human Ingenuity”, lo studio annuale di Dentsu Creative che quest’anno ha coinvolto oltre 1.950 senior marketing leader in 14 mercati a livello globale.

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AI: da strumento quotidiano a motore di innovazione

L’intelligenza artificiale è ormai parte integrante del lavoro dei marketer. Quasi tutti i CMO dichiarano di utilizzarla nei propri flussi operativi, e oltre il 30% lo fa quotidianamente. Tuttavia, l’adozione dell’AI non è vista come sostitutiva, bensì complementare: il 78% degli intervistati afferma che l’immaginazione umana resterà insostituibile, in crescita di 13 punti percentuali rispetto al 2024.

Parallelamente, cresce la consapevolezza che la tecnologia vada bilanciata con creatività ed empatia: l’87% dei CMO concorda sul fatto che le strategie moderne richiederanno un livello ancora maggiore di umanità per distinguersi in un mercato sempre più omogeneo.

Nell’era dell’algoritmo

Il 71% dei CMO ammette che oggi “se non vinci con l’algoritmo, sarai invisibile”. Tuttavia, il 79% teme che l’eccessiva ottimizzazione per i sistemi algoritmici porti a un appiattimento dei contenuti e della comunicazione. In questo contesto, il successo culturale diventa cruciale: l’84% sottolinea la necessità di conquistare quote di mercato nella cultura, e non solo share of voice, pur riconoscendo che mancano ancora modelli consolidati di riferimento.

Lo studio conferma la centralità dei contenuti social e dell’influencer marketing: il 90% dei CMO li considera più efficaci della pubblicità tradizionale nel generare engagement, mentre il 91% ritiene che i brand oggi si costruiscano attraverso partnership con creator, piattaforme e culture maker (+14 punti rispetto al 2024). Allo stesso tempo, l’82% esprime preoccupazione per la possibile perdita di controllo in questo nuovo ecosistema collaborativo.

Oltre il 70% dei CMO prevede di destinare più del 20% dei propri budget futuri all’innovazione, confermando una forte propensione verso nuove tecnologie, modelli e piattaforme. Tra queste, un’attenzione particolare è riservata all’Agentic AI: l’89% dei leader di marketing riconosce il suo potenziale impatto trasformativo sul   business. Tuttavia, la stessa percentuale ribadisce che in un contesto dominato dagli agenti intelligenti, saranno la fiducia, il gusto e la capacità di generare amore per il brand a fare la differenza.

Il report individua anche 10 tendenze chiave che segneranno l’evoluzione del marketing nei prossimi mesi, evidenziando al contempo le contraddizioni e le tensioni che i Chief Marketing Manager delle aziende si trovano ad affrontare: in un mondo governato dagli algoritmi, l’elemento umano diventa più prezioso che mai.