La composizione della 24esima classe di dieci astronauti selezionati dalla NASA, annunciata il 22 settembre al Johnson Space Center di Houston, segna un momento epocale nel mondo spaziale. Per la prima volta le donne sono in maggioranza. Uno storico sorpasso che viene registrato nonostante le direttive dell’amministrazione Trump che hanno cancellato tutte le iniziative a supporto delle pari opportunità e delle politiche di inclusione. Questo significa che adesso nessuno potrà dire che le aspiranti astronaute sono state scelte perché donne ma semplicemente perché brave e competenti nei loro settori.

Donne nello spazio
Gran parte dei 10 futuri astronauti sono piloti collaudatori e tutti hanno conseguito uno o più lauree e master in ingegneria, matematica, geologia e medicina. Sette dei dieci hanno prestato servizio militare, comprese quattro delle sei donne. Tre di loro hanno già lavorato con la NASA e Anna Menon ha già orbitato intorno alla Terra con la missione privata Polaris Dawn. Anche la foto ufficiale della 24esima classe è meno ingessata del solito.

Ben Bailey, 38 anni, sottufficiale dell’esercito si è laureato alla U.S. Naval Test Pilot School e ha al suo attivo oltre 2.000 ore di volo su più di 30 diversi velivoli ad ala fissa e rotante. Al momento della sua selezione, Bailey era responsabile dei test di sviluppo delle tecnologie emergenti a bordo dei velivoli ad ala rotante dell’esercito.
Lauren Edgar, 40 anni, ha un dottorato in Geologia presso il California Institute of Technology ed è in forza presso l’U.S. Geological Survey. Come vice responsabile della ricerca per il team geologico di Artemis III, ha contribuito a definire le attività geologiche che gli astronauti della NASA condurranno sulla Luna. Da oltre 17 anni collabora all’esplorazione di Marte attraverso i rover della NASA.
Adam Fuhrmann, 35 anni, maggiore dell’Aeronautica con più di 2.100 ore di volo su 27 velivoli, è direttore delle operazioni per un’unità di test di volo dell’Aeronautica. È laureato in ingegneria aerospaziale presso il Massachusetts Institute of Technology e ha un master in ingegneria dei test di volo e ingegneria dei sistemi.
Cameron Jones, 35 anni, è maggiore dell’Aeronautica che rappresenta nella Defense Advanced Research Projects Agency. Ha conseguito una laurea e un master in ingegneria aerospaziale e poi si è laureato presso la Scuola Piloti Collaudatori dell’Aeronautica. È un pilota collaudatore esperto con oltre 1.600 ore di volo su più di 30 diversi velivoli.
Yuri Kubo, 40 anni, è ingegnere elettronico ed è vicepresidente senior presso Electric Hydrogen. Ha lavorato per 12 anni in vari team di SpaceX, dove è stato direttore di lancio per il Falcon 9, direttore dell’avionica per il programma Starshield e direttore del segmento di terra. All’inizio della sua carriera, Kubo è stato stagista al Johnson Space center della NASA
Rebecca Lawler, 38 anni, è un ex tenente comandante della Marina e pilota collaudatrice per la United Airlines con oltre 2.800 ore di volo su più di 45 velivoli. Ha una laurea in ingegneria meccanica e un master presso la National Test Pilot School. Ha anche volato come cacciatrice di uragani per la National Oceanic and Atmospheric Administration.
Anna Menon, 39 anni, è laureata in matematica e spagnolo. Ha un master in ingegneria biomedica Prima di entrare in SpaceX, ha lavorato per il Mission Control al Johnson Space center della NASA, fornendo supporto per l’hardware e il software medico a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nel 2024, ha preso parte alla missione Polaris Dawn di SpaceX e, insieme alla sua compagna di equipaggio Sarah Gillis, detiene il record di altitudine massima raggiunta da un’astronauta donna. Anna Menon ha lo spazio in famiglia, suo marito Anil è uno dei 10 astronauti selezionati nel 2021.
Imelda Muller, 34 anni, è tenente della Marina e ha prestato servizio come ufficiale medico sottomarino. È laureata in medicina ed in neuroscienze comportamentali e sta finendo la specializzazione in anestesia. La sua esperienza include il supporto medico durante l’addestramento operativo subacqueo della Marina presso il Neutral Buoyancy Laboratory della NASA.
Erin Overcash, 34 anni, è tenente comandante della Marina ed è un’esperta pilota con più di 1.300 ore di volo su 20 velivoli, inclusi 249 atterraggi su portaerei. È laureata in ingegneria aerospaziale e ha un master in bioastronautica. Ha fatto parte del Programma Atleti di Livello Mondiale della Marina Militare e si è allenata a tempo pieno presso il Centro di Allenamento Olimpico con la Nazionale Femminile di Rugby degli Stati Uniti.
Katherine Spies, 43 anni, ha una laurea in ingegneria chimica e un master in ingegneria progettuale. È un’ex pilota di elicotteri d’attacco del Corpo dei Marines e pilota collaudatrice sperimentale con oltre 2.000 ore di volo su più di 30 velivoli diversi. Al momento della selezione, Spies era direttrice dell’ingegneria dei test di volo presso la Gulfstream Aerospace Corporation.
L’amministratore facente funzione della NASA Sean Duffy ha dichiarato: «Sono onorato di dare il benvenuto alla prossima generazione di esploratori americani nella nostra agenzia! Più di 8.000 persone hanno presentato la loro candidatura: scienziati, piloti, ingegneri, sognatori provenienti da ogni angolo di questa nazione».
Poi ha aggiunto: «I dieci uomini e donne seduti qui oggi incarnano la verità che in America, indipendentemente da dove si parte, non ci sono limiti a ciò che un sognatore determinato può realizzare, persino andare nello spazio. Insieme, daremo il via all’età dell’oro dell’esplorazione» dal momento che «uno di questi 10 potrebbe effettivamente essere uno dei primi americani a mettere piede sulla superficie di Marte, il che è davvero fantastico».

Duffy non è arrivato a fare notare la prevalenza femminile ma il fatto stesso che non si sia opposto con la prepotenza tipica della nuova classe politica USA è già apprezzabile. La preponderanza femminile è stata sottolineata dal senatore Ted Cruz (repubblicano del Texas) che, come padre di due figlie adolescenti, ha affermato «Sono particolarmente orgoglioso di tutte le donne qui presenti e del fatto che, con Artemis, l’America porterà la prima donna sulla superficie della Luna nella storia dell’umanità».
I candidati astronauti hanno già iniziato il programma di preparazione che durerà due anni nei quali dovranno anche imparare il russo, dal momento che l’agenzia spaziale russa ROSCOSMOS è il principale partner della NASA per la gestione della ISS che avrà bisogno di personale fino al 2030.

La nuova corsa alla Luna
Ma la NASA punta più in alto con il programma Artemis, annunciato durante la prima amministrazione Trump per riportare gli astronauti americani sulla superficie lunare. Per la missione Artemis II, prevista per l’inizio del prossimo anno, quattro astronauti orbiteranno intorno alla Luna. Sarà il primo viaggio di esseri umani oltre l’orbita terrestre bassa dalla fine degli sbarchi lunari dell’Apollo nel 1972 e una rivisitazione in grande stile della missione Apollo 8 del 1968.

Poi bisognerà pensare all’allunaggio con Artemis III che porterà due astronauti della NASA sulla Luna nella regione del polo sud, una location strategica a causa della presenza di ghiaccio nei crateri sempre in ombra. La missione è attualmente prevista per il 2027, ma è molto probabile che slitterà al 2028 o più tardi a causa dei ritardi di SpaceX che con Starship deve fornire il mezzo per trasferire gli astronauti dall’orbita lunare al suolo e viceversa. Nei piani originali dovevano essere una donna ed un uomo non bianco, ma queste informazioni sono state cancellate dal sito della NASA anche se la dichiarazione del senatore Cruz lascia ben sperare.
Resta da capire se gli astronauti americani arriveranno prima a dopo i taikonauti cinesi che hanno in programma di passeggiare sulla Luna entro il 2030, con un fondato sospetto che il viaggio sia fissato per il 2029, 80esimo anniversario della nascita della Repubblica Popolare Cinese. Anche se può sembrare anacronistico, stiamo vivendo una nuova corsa alla Luna. È passato oltre mezzo secolo dall’epopea che ho raccontato nel mio libro Conquistati dalla Luna.