Per tutta l’estate ha tenuto banco la polemica politica degli stabilimenti balneari vuoti. Nell’attesa di conoscere i numeri afferenti a quel periodo possiamo analizzare quelli relativi al secondo trimestre 2025 che comunque include già mesi favorevoli alla balneazione come maggio e giugno: secondo i dati Istat, le presenze sono cresciute del 4,7% su base annua e gli arrivi negli esercizi ricettivi dell’1,1%.

Le presenze italiane sono aumentate del 3%, quelle straniere del 5,9% (quota 60,5% del totale). Gli alberghi hanno segnato un +4,3% di clientela, mentre le strutture extra-alberghiere hanno mostrato performance migliori, +6,1% arrivi, +5,4% presenze.
Nelle grandi città e mete culturali la crescita è stata dell’1%, trainata da Milano, Firenze e Bologna (tutte sopra l’8%), mentre Venezia -6,1%. L’andamento dei comuni montani fa registrare un +12%, mentre le località balneari sono rimaste stabili (+0,7% a giugno). Positivo il bilancio per la riviera romagnola e le coste adriatiche di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, in flessione invece quelle toscane e abruzzesi. L’Adriatico pugliese ha mostrato i dati più brillanti, con presenze in crescita del 20% a Bari e del 10% a Vieste.