Gli astrofisici stanno approfondendo alcuni studi sul fosforo presente nella Via Lattea. Tutto parte da una nana bruna a 50 anni luce dalla Terra e che ha alte concentrazioni di fosfina. Le nane brune sono oggetti celesti più grandi di un pianeta ma più piccoli di un sole. Emettono energia e hanno fusioni di idrogeno simili alle stelle. La nana bruna che si sta studiando ha dieci miliardi di anni e si trova fuori dal sistema solare. La sua materia è stata scoperta e analizzata nell’Università della California. Il team di esperti è guidato dall’astrofisico Adam Burgasser.
Lo studio è importante perché si tratta della prima e unica chiara rivelazione del Ph3, la sigla alfanumerica della fosfina. Wolf 1130C, per ora, è l’unica tra le nano brune conosciute ad avere alte concentrazioni del Ph3. Nel 2020, gli scienziati annunciarono di aver trovato questa componente nell’atmosfera di Venere, è un’informazione importante paragonando il pianeta alla Terra.
Da noi, la fosfina è prodotta da microbi ma la presenza di microrganismi, per ora, non è stata rilevata su nessun pianeta e satellite, solo qualche teoria su Marte. Gli astrofisici parlano del Ph3 come una potenziale e importante biofirma.
La fosfina di Wolf 1130C è importante perché fuori dal sistema solare, solo con telescopi si fanno scoperte incredibili nelle atmosfere di corpi celesti lontanissimi
Ecco le parole esatte di Burgasser: “Ironicamente, il problema non è Wolf 1130C, ma tutte le altre nane brune e gli esopianeti giganti! PH 3 è la forma molecolare del fosforo prevista nelle atmosfere a bassa temperatura e ricche di idrogeno dei pianeti giganti e delle nane brune, in base alle nostre attuali conoscenze sulla chimica dinamica in queste atmosfere. Ma nonostante i numerosi sforzi con telescopi terrestri e JWST, questa è la prima volta che abbiamo rilevato questa molecola in una nana bruna o in un pianeta gigante al di fuori del Sistema Solare con la sua abbondanza prevista. Quindi, qualunque sia il processo chimico che forma o inibisce la formazione di questa molecola, non è universale; Wolf 1130C ci mostra che la chimica del pH 3 varia da fonte a fonte, il che non è ciò che ci aspettiamo dalle nostre attuali conoscenze sulla chimica dell’atmosfera“.
Prima della nana bruna Wolf e di Venere, gli scienziati scoprirono Ph3 di origine non biologica nelle atmosfere di Giove e Saturno. Si forma nei ventri caldi e ad alta pressione e viene trasportato in alto per convenzione. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science.
La fosfina riappare nello spazio profondo sollevando nuove domande scientifiche è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace