YouTube ha lanciato un programma sperimentale che offre ai creatori di contenuti una possibilità di tornare sulla piattaforma: dopo essere stati bannati, alcuni potranno richiedere la creazione di un nuovo canale e ricominciare da zero. Fino ad oggi, le sospensioni definitive implicavano la chiusura permanente. Ora, in caso di violazioni risalenti o politiche superate, la piattaforma introduce un’opportunità che riguarda chi può dimostrare di essere idoneo.
Come funziona il programma
Chi ha ricevuto una sospensione a vita del canale potrà, trascorso almeno un anno, accedere a una opzione chiamata “request a new channel” direttamente dal pannello YouTube Studio per desktop. Verrà valutata la gravità delle violazioni passate, la loro persistenza e il potenziale impatto negativo avuto sull’ecosistema YouTube. Va chiarito che questa iniziativa non sostituisce il sistema d’appello: se un canale viene reintegrato tramite appello, questo nuovo programma non si applica. Inoltre, non tutti i casi sono ammessi: le sospensioni per violazioni relative al copyright o alle politiche di responsabilità dei creator beneficiano di questa possibilità. Nemmeno gli utenti che hanno cancellato volontariamente il loro account o canale non potranno sfruttare questa chance.
Una volta che la richiesta è approvata, il creator potrà aprire un nuovo canale e ricostruire da capo il pubblico e i contenuti. I video precedenti che rispettano le linee guida possono essere ricaricati, ma non verrà recuperata né si potrà recuperare la vecchia base di utenti, iscritti o monetizzazione. La possibilità di entrare nel Programma Partner si attiva soltanto quando il nuovo canale rispetta i requisiti vigenti.
Ma ci sono dei limiti
YouTube giustifica il passo affermando che alcune policy attive in passato non sono più in vigore e che molti creator “bannati” potrebbero meritare una seconda occasione. Durante la pandemia e dopo l’elezione statunitense del 2020, molte restrizioni erano state imposte per contenuti legati a disinformazione su COVID e questioni elettorali. Alcuni dei ban applicati durante quel periodo sono oggi considerati datati rispetto alle linee guida attuali.
Resta forte la soglia di attenzione: le richieste saranno valutate caso per caso e non è garantita l’ammissione. Il programma entra in rotta con le pratiche passate, dove la terminazione definitiva era definitiva davvero. La misura potrebbe anche rispondere a pressioni politiche sul ruolo delle piattaforme nelle decisioni di moderazione.
YouTube dà una seconda chance agli influencer bannati, ma ci sono delle condizioni è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Umberto Stentella