L’AI arriva anche in corsia. «Con l’app iDoctors facilitiamo la prenotazione delle visite mediche online»

L’AI arriva anche in corsia. «Con l’app iDoctors facilitiamo la prenotazione delle visite mediche online»

È nata nel 2008 con l’obiettivo di facilitare la prenotazione di visite mediche specialistiche o a domicilio online, basandosi sui dati di geolocalizzazione. Oggi l’app iDoctors integra nuove funzionalità di AI per semplificare ancora di più la richiesta di esami diagnostici. Nella nuova puntata del nostro speciale dedicato all’app AI economy, l’intervista ai due co-founder di iDoctors, i coniugi Paola Conti, geofisica, e il dirigente d’azienda Pierluigi De Vittorio, che hanno messo a punto il software che oggi conta 12.000 medici specialisti attivi sul territorio nazionale e oltre 500 centri polispecialistici partner e che si affida proprio all’Intelligenza artificiale per disegnare il suo futuro.

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Pierluigi De Vittorio, cofounder iDoctors

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Come è nata l’idea di mettere a terra iDoctors?
Questa piattaforma è nata nel 2008 da una nostra intuizione. Era già un’abitudine prenotare online biglietti aerei e degli alberghi ma, allo stesso tempo, prima o poi tutti abbiamo bisogno di un medico specialista. Allora ci è spontaneamente venuto in mente di cercarlo nel web e ci siamo resi conto che non esisteva una piattaforma che potesse aggregare le varie opzioni e che desse la possibilità di scegliere. Entrambi lavoravamo a tempo pieno e quindi per qualche mese l’idea è rimasta in canna. Poi abbiamo pensato di provare a svilupparla. Veniamo entrambi da esperienze lontane dal web (ndr direttore delle risorse umane per una multinazionale Pierluigi, geofisica Paola) quindi creare un servizio come quello che avevamo in mente non è stato immediato. iDoctors è andato online nel giugno del 2008 inizialmente solo con solo poche decine di medici specialisti di Roma, diciamo che siamo arrivati ad una versione realmente funzionale nel 2010, dopo aver sperimentato e imparato. Oggi abbiamo nel sito contiamo più di 12.000 medici specialisti.

La vostra mission quindi è sempre stata la stessa?
Si, l’obiettivo è sempre stato quello di fornire agli utenti uno strumento per trovare facilmente il medico giusto. Quello che abbiamo fatto in questi anni è stato cercare di sfruttare le nuove tecnologie che via via sono emerse. Dal nostro punto di vista, l’AI poteva fornire una possibilità per un salto di qualità nelle ricerche. L’idea di implementarla è nata valutando insieme al nostro capo sviluppatore come ottenere i risultati più funzionali ed efficaci, sulla base della nostra esperienza e conoscenza del comportamento degli utenti.

Che tipo di tecnologia usa, quindi, iDoctors?
Per SofIA, il nostro strumento di Intelligenza artificiale che consente di ricercare il medico più adatto alle esigenze del paziente sulla base di facilità di accesso, risparmio di tempo e disponibilità di servizi permettendogli di interagire sia in modalità testuale che vocale, abbiamo utilizzato gli LLM di Google, quindi Google Gemini su Google Cloud Vertex AI. Ma la tecnologia che c’è dietro al software è molto più ampia: i frameworks utilizzati sono Django, Laravel, Angular, LangChain, FAISS; i linguaggi di programmazione Python, PHP, Typescript.

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Paola Conti, cofounder iDoctors

Quando avete deciso di lanciarla sul mercato e sulla base di quale intuizione?
L’app è arrivata sul mercato nel 2012, è stata la prima di questo settore. All’inizio di agosto quest’anno è stata pubblicata la nuova versione che integra la ricerca con SofIA, già lanciata sul sito web a maggio. Riteniamo che adesso i servizi di prenotazione, non solo in questo settore, debbano rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze degli utenti e l’AI fornisce lo strumento giusto per effettuare richieste sempre più affinate e puntuali.

Che cosa permette di fare la vostra AI proprietaria?
SofIA rende davvero facile la ricerca di un medico che soddisfi le proprie esigenze. Le ricerche con i metodi tradizionali, infatti, permettono di individuare una zona geografica e avere una lista per una determinata specializzazione. Le liste poi possono essere filtrate ed ordinate secondo vari criteri, ma già questi filtri e ordinamenti sono utilizzati da una fascia di utenza più “esperta”. Abbiamo quindi pensato che l’Intelligenza artificiale potesse fornire uno strumento prezioso anche per i meno esperti, utilizzando nelle ricerche un linguaggio più colloquiale e meno rigoroso e affinando la ricerca secondo diversi criteri. Tra questi: posso cercare uno specialista che si occupa di diverse patologie, che effettui un certo tipo di interventi e contemporaneamente che risponda a parametri più pratici, come disponibilità in determinati giorni della settimana o certe fasce orarie, o che abbia una tariffa contenuta, o per genere. Una ricerca basata su questi criteri poteva essere molto lunga e articolata con i criteri tradizionali, mentre diventa estremamente intuitiva ed immediata con l’Intelligenza artificiale.

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Quali sono i prossimi progetti che avete in cantiere? 
Entro il mese di ottobre implementeremo l’AI anche per l’area riservata ai medici, consentendo loro la gestione degli appuntamenti con modalità più efficienti e rapide anche attraverso l’utilizzo dei comandi vocali. In questo modo, potranno aggiornare i loro impegni in calendario oppure inviare messaggi ai pazienti.

Nel mondo dell’app economy, come vi posizionate e quali risultati intendete ottenere?
Fin dall’inizio siamo stati “pionieri” nel portare nel mondo delle app un servizio di ricerca del medico e prenotazione online. L’obiettivo è quello di andare sempre più incontro ai bisogni degli utenti con strumenti che guardano verso un costante miglioramento della facilità di utilizzo e dell’ottimizzazione dei risultati.