L’Agorà del Futuro: l’innovazione nel fintech e le sfide per la cybersecurity. L’Europa guida il trend dei digital wallet pubblici

L’Agorà del Futuro: l’innovazione nel fintech e le sfide per la cybersecurity. L’Europa guida il trend dei digital wallet pubblici

La digital identity è un trend su cui PA e governi europei stanno investendo. Dei 37 wallet governativi mappati nel mondo 26 provengono da attori pubblici del Vecchio continente come è emerso nel primo dei panel odierni all’Agorà del Futuro, in programma nella nuova edizione del Salone dei Pagamenti a Milano. I numeri sono stati elaborati dall’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano. «C’è un movimento molto chiaro che ci porta verso il digital identity wallet», ha spiegato la direttrice Giorgia Dragoni. Con tutto quel che ne consegue per i pagamenti.

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Digital wallet: quali sono i Paesi più avanzati in Europa?

Il programma dell’Agorà del Futuro, proposto nell’agenda del Salone dei Pagamenti in collaborazione con StartupItalia, proseguirà fino a venerdì 31 ottobre, con appuntamenti aperti al pubblico per parlare di presente e futuro di vari verticali dell’innovazione. I pagamenti sono azioni quotidiane, che raccontano molto di noi, della nostra identità, delle nostre abitudini, e pure delle nostre vulnerabilità. Vale nel contesto europeo, dove alcuni esempi sono molto eloquenti delle potenzialità dello strumento.

«In Ucraina 19 milioni di persone hanno una identità digitale che la pubblica amministrazione offre ai cittadini. Propone oltre 80 servizi. Gli studenti chiedono le borse di studio attraverso questi strumenti», ha spiegato Alessandra Grassi di Visa Government Solutions, che ha citato altri casi di digital wallet pubblici come in Estonia e in Belgio. «Serve la fiducia per questo tipo di servizi».

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Chiara Scotti, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia

E proprio di fiducia si è parlato in giornata al Salone dei Pagamenti, nello specifico rispetto a stablecoin e criptovalute. «Ci sono rischi di stabilità finanziaria, ci sono rischi per la sovranità monetaria del Paese e ci sono anche rischi con altre tecnologie come l’Intelligenza artificiale, perché può essere usata nel bene e nel male», ha dichiarato la Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia Chiara Scotti.

L’identità digitale è uno strumento ricco di opportunità per i cittadini. E non sorprende che nella partita siano presenti software house, startup e Big Tech. Su 151 wallet mappati 110 sono frutto di soggetti privati. Il mercato è affollato e gli strumenti sono a portata di smartphone.

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Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI)

Innovazione e legalità

Nel corso della giornata inaugurale Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI), è intervenuto sul tema della legalità e della sua importanza. «Il servizio di pagamenti non deve essere solo efficiente e meno costoso, ma essere assolutamente rispettoso della legalità. Viaggiamo verso una fase di massiccia diffusione di nuovissimi sistemi di pagamenti ed è indispensabile raggiungere la certezza del diritto basata sulla pienezza della legalità».

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Nel corso della giornata si è parlato anche di cybersecurity, un argomento che abbraccia il settore dei pagamenti. Tra i dati emersi più interessanti rileviamo che il 70% di frodi nei bonifici va a segno perché l’utente viene ingannato, manipolato dai criminali informatici. Dunque è la persona, inconsapevole, che commette purtroppo un errore. Secondo i dati del Clusit, commentati dalla presidente Anna Vaccarelli, il numero di attacchi informatici è in crescita, in Italia in particolare (10% del totale).

In campo ci sono le grandi corporate, così come le scaleup. Exein, ad esempio, era presente all’Agorà del Futuro con il CFO Gerardo Gagliardo, che ha parlato dell’importanza della prevenzione, oltre che della difesa quando si parla di cybersecurity. I dati ci confermano che le tecnologie per difenderci non bastano, perché le falle del sistema riguardano soprattutto gli utenti, intesi come consumatori così come componenti delle aziende.

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Nel corso del pomeriggio l’Agorà del Futuro ha ospitato anche un panel dedicato al debunking e all’importanza di creare un ecosistema bancario basato sulla fiducia. Sara Fargion, vicepresidente di Reptrack Company Italia ha detto: «Bisogna mettere nelle condizioni le persone di conoscere i meccanismi, con un linguaggio alla portata di tutti». A dimostrazione che serve un coinvolgimento attivo da parte delle persone.

Nel corso della giornata tutti i partecipanti dell’Agorà del Futuro e il pubblico sono stati coinvolti in un progetto che StartupItalia sta portando avanti per comporre un manifesto che delineerà il banker del domani. Tante le parole chiave citate come consapevolezza, apertura mentale, trasparenza. Per le banche del futuro c’è una strada da seguire. «L’obiettivo non è fare debunking, fare gli investigatori. Ma le banche devono garantire processi al sicuro da manipolazioni». I lavori al Salone dei Pagamenti prosegue domani e dopodomani, con una ricca agenda all’Allianz MiCo.