Scuole, oggi giornata definitiva per l’accordo sull’aumento ai prof? Si va verso aumenti medi mensili da 150 euro per i docenti

Scuole, oggi giornata definitiva per l’accordo sull’aumento ai prof? Si va verso aumenti medi mensili da 150 euro per i docenti

Con un aumento medio di circa 150 euro – esattamente 149,88 – potrebbe essere sbloccato l’incremento del personale docente nelle scuole mentre un incremento del 6% potrebbe essere previsto il personale tecnico-amministrativo e Ata, per un aumento medio mensile di circa 110 euro (109,78). Ecco le novità che sono in ballo per i docenti e il personale scolastico.

Leggi anche: Assegno unico a novembre: quando è previsto l’accredito? Tutte le date dei pagamenti da segnare sul calendario

Le novità sul piatto

Intanto oggi riprende la trattativa tra l’Aran e le organizzazioni sindacali, che potrebbe essere decisiva per il comparto Istruzione e Ricerca che conta circa 1,2 milioni di addetti, di cui 850mila docenti. In ballo, per effetto delle precedenti leggi finanziarie, ci sono circa 3 miliardi di euro, a cui si sono aggiunti i 240 milioni stanziati nel decreto Maturità convertito in legge la scorsa settimana. Così per gli insegnanti potrebbe arrivare anche l’una tantum pari a 142 euro medi. Se il Ccnl sarà poi firmato (o lo sarà comunque entro l’anno) si sbloccheranno anche gli arretrati che l’Aran nei giorni scorsi ha quantificato in circa 1.450 euro medi.

Ma un’altra sfida importante è il decollo del nuovo sistema di formazione incentivata per gli insegnanti. Dal 2026/27 è, infatti, prevista la partenza dei cicli triennali di formazione che dovranno essere tarati o sullo svolgimento di compiti aggiuntivi (le funzioni strumentali già oggi previste o il ruolo di tutor e orientatore) oppure sul rafforzamento dell’offerta formativa. In base a quanto contenuto nell’atto di indirizzo per il Ccnl 2022/24, chi supererà con una valutazione positiva il primo triennio otterrà una prima “una tantum” e lo stesso accadrà alla fine del secondo. E chi terminerà anche il terzo ciclo triennale vedrà l’incentivo economico trasformarsi in strutturale.

Il quantum dipenderà, innanzitutto, dalle risorse a disposizione che partiranno da 40 milioni nel 2026 per arrivare a 312 milioni nel 2031. E, poi, dal numero dei beneficiari.