Festeggia la fintech indiana Pine Labs: chiusa con successo la sua offerta pubblica iniziale (IPO) da 440 milioni di dollari, interamente sottoscritta nell’ultimo giorno di collocamento, nonostante le preoccupazioni degli investitori su profittabilità e valutazioni. L’IPO ha ricevuto 126,12 milioni di richieste di azioni contro le 97,89 milioni in offerta. Questo nonostante per la società di intermediazione Swastika Investmart l’IPO appaia “aggressivamente valutata” rispetto ai fondamentali attuali.
L’operazione è stata sostenuta da Peak XV Partners, Temasek, PayPal e Mastercard, Pine Labs offre soluzioni di pagamento come i terminali POS e compete con player come Paytm e PhonePe (controllata da Walmart).
Gli investitori istituzionali qualificati hanno guidato la domanda, con sottoscrizioni pari a 2,14 volte la quota loro riservata. Anche la parte destinata ai retail è stata completamente coperta, mentre gli investitori non istituzionali hanno sottoscritto solo il 21% della tranche riservata.
La società ha ridotto del 44% la quota offerta dagli azionisti esistenti e del 20% quella di nuove azioni, puntando a una valutazione di 2,9 miliardi di dollari, ben al di sotto dei 5 miliardi stimati nell’ultimo round di finanziamento del 2022. Pine Labs ha registrato una perdita di 1,45 miliardi di rupie nell’anno fiscale 2025, a fronte di ricavi pari a 22,74 miliardi.