Da ieri, 12 novembre, sono in vigore le nuove regole dell’AGCOM che impongono la verifica dell’età per chiunque visiti uno degli oltre 40 siti porno mappati dall’Autorità. Dal momento però che fino ad ora in pochissimi si sono adeguati con l’age verification, nelle scorse ore si è reso necessario un comunicato per specificare alcuni aspetti.

Siti porno: quali tempistiche per mettersi in regola con la verifica dell’età
Come si legge in un comunicato pubblicato dall’AGCOM «i gestori di siti web e le piattaforme di condivisione di video stabiliti in Italia devono dotarsi di sistemi di verifica della maggiore età conformi alle prescrizioni indicate entro sei mesi dalla data di pubblicazione del provvedimento (12 novembre 2025)». C’è dunque tempo fino alla primavera 2026 per le piattaforme con sede in Italia. Discorso diverso invece per i siti che non sono stabiliti in Italia, per i quali i tempi sono più stretti: la scadenza per adeguarsi alle nuove regole sulla verifica dell’età è fissata al primo febbraio 2026.

Come funziona l’age verification sui siti porno?
Come spiegato dall’AGCOM, il sistema di verifica dell’età dovrà affidarsi a un soggetto terzo. «Non dovrà, pertanto, essere trasferito alla piattaforma che diffonde contenuti porno alcun dato personale (come carta d’identità, foto, o quant’altro) del cittadino, ma solo la prova della maggiore età (un codice anonimo). Parimenti il soggetto terzo certificatore non dovrà essere a conoscenza dell’uso che il cittadino intende fare della richiesta “prova dell’età”».
Sappiamo che la Commissione Europea è al lavoro su un’app per verificare la maggiore età degli utenti online, ma non si conoscono ancora le tempistiche per il rilascio. Nel caso in cui le piattaforme non dovessero adeguarsi ai nuovi obblighi dell’AGCOM le aziende andranno incontro a sanzioni fino a 250mila euro.