Klaaryo, la startup che ha sviluppato un sistema di recruiting conversazionale basato su WhatsApp e AI, annuncia la chiusura di un round di investimento di più di 2,1 milioni di euro. Lead investor dell’aumento di capitale è The Techshop, fondo VC focalizzato su aziende software B2B early stage. Co-investor, l’acceleratore per le tecnologie di frontiera della Rete Nazionale CDP, Frontech, che, dopo un primo investimento durante il programma di accelerazione, continua a credere nel progetto con un follow-on, oltre a vari business angels tra cui Ottavio Maria Campigli con alcuni soci di W Executive, i founder di Hlpy e Paolo Fois, founder e ceo di Lexroom.
Leggi anche: La startup Guidoio raccoglie 3 milioni e mezzo di euro per espandere la propria piattaforma. Tutti i dettagli
Klaaryo dopo il round
Il capitale consentirà a Klaaryo di ampliare il team e accelerare lo sviluppo della piattaforma, rafforzando la posizione di category leader, consolidando il mercato italiano e aprendo nuove countries europee. Tra coloro che utilizzano la piattaforma ci sono: La Piadineria, Burger King, Happy Casa, Big Mamma Group, Sicuritalia, QSRP e Nordsee in Germania.
Fondata da Federico Pedron, Luca Tamborino Frisari e Luigi Adornetto, Klaaryo nasce con l’obiettivo di risolvere problematiche che il mondo del recruiting si ritrova ad affrontare:
– solo il 17% dei candidati arriva al colloquio;
– il 60% abbandona processi lenti, il 44% se non riceve una risposta entro 72 ore;
– 1 su 4 rifiuta la proposta a causa di un’esperienza poco curata.
Questi dati dimostrano che a mancare non sono i candidati, ma i processi in grado di accompagnarli.
Il suo AI agent nativo WhatsApp trasforma il modo in cui le aziende e le persone si incontrano e interagiscono in una evoluzione della candidate experience: gli agenti AI, infatti, ascoltano, comprendono, rispondono e accompagnano ogni persona lungo il tutto il percorso di selezione, creando dialoghi autentici e coerenti con i valori aziendali, semplificando i processi HR e potenziando la relazione tra persone e organizzazione.
Ma l’esperienza non si ferma al processo di selezione. Anzi, Klaaryo nasce per portare l’intelligenza conversazionale e l’AI generativa al cuore della trasformazione digitale dei processi HR, lungo l’intera employee journey – dall’attrazione dei talenti all’home boarding fino all’employment engagement, superando il semplice concetto di recruiting.
«Questo aumento di capitale ci consente di accelerare il nostro sviluppo in un momento in cui il mercato del lavoro sta vivendo cambiamenti significativi: da una parte, il 70% delle aziende sta investendo in automazione e AI non per sostituire persone, ma per amplificarne la capacità decisionale e produttiva, dall’altra i candidati e i collaboratori chiedono esperienze migliori, più rapide e dove si sentano coinvolti – spiega Federico Pedron, CEO e co-founder di Klaaryo – Siamo entrati nell’era dei SuperWorker: persone e organizzazioni potenziate da tecnologie intelligenti: un passaggio che il mondo HR, storicamente lento nell’adozione tecnologica, sta affrontando ora. E chi guida oggi, sarà chi attrae e trattiene i talenti domani».
In questa prospettiva, il recruiter passa da process manager a manager che interpreta e decide, supervisiona agenti conversazionali, legge segnali, costruisce relazioni umane.