C’è un’immagine che Paola Ferrario e Pritti Lamaison, co-founder di Nice to Biz You, usano per descrivere ciò che accade durante i loro workshop: la “Stanza dello Spirito e del Tempo” di Dragon Ball, una dimensione dilatata nella quale lo spazio mentale si apre e la complessità, invece di travolgere, diventa finalmente comprensibile.
È una metafora che racconta bene come l’approccio e la metodologia di Nice to biz you portino nei team un nuovo ritmo del pensiero e una profondità inattesa. Un tempo stretto ma capace di generare pensieri lunghi.
In poche ore, ciò che nelle aziende richiede settimane o mesi prende forma, si chiarisce, si decide. E lo fa non semplificando la complessità, ma navigandola.
Il pensiero lungo in tempi stretti: la firma (delicata) di Nice to biz you
Nice to biz you aiuta team e organizzazioni a uscire dai giri a vuoto, trasformando riunioni improduttive e problemi ricorrenti in decisioni chiare e soluzioni concrete. Lo fa attraverso workshop su misura basati su tecniche avanzate di facilitazione, che permettono alle persone di collaborare davvero, allinearsi sugli obiettivi e generare idee utili invece di restare impantanate in conversazioni circolari.
Il loro metodo rende visibile ciò che di solito resta confuso e crea uno spazio sicuro in cui tutti possono contribuire senza pressioni o gerarchie ingombranti. Così i team recuperano tempo, lucidità e direzione. La complessità viene resa gestibile, i conflitti si sciolgono e il lavoro torna a scorrere. È un modo rapido, strutturato e umano per trasformare il caos in avanzamento. Paola e Pritti hanno costruito un metodo che restituisce ordine al caos, estraendone valore.
Viviamo in un’epoca in cui tutto è compresso in reazioni immediate: un clic, una notifica, una decisione presa “al volo”. Il pensiero ha perso lo spazio della mediazione, dell’esplorazione, della fertile incertezza. Nei loro workshop accade qualcosa di opposto: la pressione dei tempi si combina a un ambiente psicologico sicuro e, proprio in questo paradosso — tempo ridotto, mente ampliata — prende forma una nuova capacità di ragionare.
Se la base è il pensiero lungo e l’altezza è il tempo stretto, lì nel mezzo si crea un’area di valore. È in quello spazio intermedio che Nice To Biz You lavora. La complessità non viene ignorata né addolcita: viene affrontata, strutturata, resa visibile. Ciò che emerge non è un caos ripulito alla superficie, ma un sistema di idee, intuizioni e direzioni già organizzato e pronto per diventare decisione.

Quando un’idea finisce, in realtà rinasce
Questo approccio diventa ancora più importante quando un progetto entra nella sua “valle della morte”, quella fase in cui un’idea sembra ormai spenta, senza più forze, né prospettiva. Paola e Pritti, negli anni, hanno imparato a trasformare quella fase in uno spazio di rinascita. Durante i loro workshop accompagnano team, collaboratori e founder a rielaborare ciò che è successo, capire cosa funziona ancora e cosa no, e decidere se l’idea merita un rilancio, una trasformazione o, a volte, una fine consapevole. La differenza è che non sono loro a deciderlo: è il team stesso, messo nelle condizioni di guardare davvero dentro il proprio progetto.
In questi percorsi capita spesso che emerga anche una componente profondamente umana. Le persone si spogliano dei ruoli, delle rigidità quotidiane, dei piccoli giochi di potere tipici delle riunioni tradizionali. Fanno i conti con i rispettivi bias cognitivi e, grazie alla dinamica “together alone”, si ritrovano sullo stesso livello: chi ha la voce più forte non sovrasta più chi ha un’idea più fragile ma potenzialmente rivoluzionaria. È lì che accadono le vere trasformazioni.

Il valore della facilitazione: numeri, impatto e business di Nice To Biz You
Tutto questo, naturalmente, prima o poi deve confrontarsi con la domanda più brutale: quanto valore genera questa pratica per un’azienda? Secondo il World Economic Forum, gli Stati Uniti sprecano 259 miliardi di dollari l’anno in riunioni improduttive. Nel Regno Unito, la cifra si aggira intorno ai 64 miliardi di sterline. Le aziende che integrano la facilitazione nei loro processi — decisioni, innovazione, progettazione — risultano fino al 20% più redditizie. In altre parole: il metodo di Nice To Biz You non è “soft”. È efficientamento puro.
Questa capacità di far emergere soluzioni dall’interno dei team deriva anche dal percorso complementare delle due founder. Paola arriva dal mondo del design, dall’UX e dal service design; Pritti porta con sé anni di esperienza nel business, tra corporate, integrazioni complesse e visione strategica. Insieme hanno costruito un linguaggio comune, unendo competenze analitiche, creative, relazionali e strutturali. Non portano risposte preconfezionate, ma un metodo che permette ai team di generare risposte proprie, solide, ordinate, immediatamente azionabili.
Alla fine, ciò che propongono alle aziende Paola Ferrario e Pritti Lamaison con Nice To Biz You non è formazione, non è coaching, non è consulenza. È un’esperienza trasformativa che permette ai team di attraversare la complessità, di dire ciò che normalmente non si dice, di guardare alle idee con occhi nuovi, di rimettere ordine dove tutto sembra confuso.
È una Stanza dello Spirito e del Tempo applicata al business: fuori passano poche ore, dentro accadono settimane di consapevolezza. E quando si esce da quella stanza, se tutto funziona, si esce diversi. Più lucidi, più allineati, più capaci di prendere decisioni che contano davvero. E in fondo, vogliamo tutti lasciare un segno che almeno una volta “non si perda come lacrime nella pioggia”.