Bando Startup Emilia-Romagna, quali imprese innovative possono ricevere 5 milioni a fondo perduto?

Bando Startup Emilia-Romagna, quali imprese innovative possono ricevere 5 milioni a fondo perduto?

La Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione delle aziende innovative 5 milioni di euro a fondo perduto per sostenerne la nascita e lo sviluppo. Grazie ai fondi europei del Programma regionale Fesr 2021-2027, attraverso il bando Sostegno allo sviluppo delle startup innovative”, punta a favorire la crescita di nuove realtà e a valorizzare progetti che derivano da attività di ricerca e trasferimento tecnologico e incentivare l’adozione di modelli di business innovativi e sostenibili olte a promuovere l’applicazione dell’intelligenza artificiale nelle industrie e tecnologie capaci di ridurre le disuguaglianze sociali.

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Chi può accedere al Bando Startup Emilia-Romagna?

Il bando prevede che possano presentare la richiesta di contributo le micro, piccole e medie imprese che risultano registrate alla data di presentazione della domanda nella sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle startup innovative.

Nello specifico, realtà con anzianità di iscrizione nel registro imprese fino a 3 anni (3 milioni di euro) o da più di 3 anni (2 milioni di euro). Le domande possono essere presentate dal 27 novembre fino al 30 gennaio 2026, esclusivamente online, tramite l’applicativo Sfinge 2020 (a questo link).

I beneficiari potranno ottenere un contributo fino a un massimo del 60% (più un altro 15% in caso di premialità) dell’investimento ammissibile e usufruire di servizi di informazione e orientamento offerti da Art-ER, in collaborazione con incubatori, acceleratori e associazioni imprenditoriali, per favorire networking e scale-up. I progetti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di piani imprenditoriali che contribuiscano al rafforzamento dell’idea imprenditoriale e all’avanzamento del ciclo di sviluppo della startup, anche nell’ottica di renderla maggiormente attrattiva per investitori di capitali di rischio e industriali.

Come fare domanda?

Le iniziative devono essere avviate dalla data di presentazione della domanda e concludersi, salvo proroghe autorizzate entro il 31 luglio 2027, prevedere soluzioni innovative con impatto sulla sostenibilità e sugli obiettivi dell’Agenda 2030, oltre al coinvolgimento diretto dei soci e del team imprenditoriale. Occorre prevedere un investimento minimo di 120mila euro per startup con anzianità fino a 3 anni e di 250mila euro per quelle con anzianità superiore a 3 anni. I beneficiari potranno scegliere tra due regimi di contributo, “de minimis” o esenzione. Le due tipologie di beneficiari concorreranno ad una procedura selettiva a graduatoria finalizzata alla formazione di due graduatorie distinte: nel caso in cui le risorse disponibili per una graduatoria risultino superiori al fabbisogno, l’eccedenza sarà destinata al finanziamento dei progetti presenti nell’altra graduatoria, garantendo così la massima efficienza nell’utilizzo dei fondi. Oltre al duplice percorso, pensato appositamente per le diverse esigenze delle startup, a seconda della fase del ciclo di vita in cui si trovano, sono state introdotte importanti novità rispetto alle edizioni degli anni precedenti, per ottimizzare il sostegno che la Regione offre alle nuove imprese: dalla possibilità di richiedere un anticipo sul contributo, a quella di richiedere un saldo intermedio, all’eliminazione della formula dell’equilibrio finanziario.