Per una guerra, quella iniziata da Mosca in Ucraina ormai quattro anni fa, che potrebbe forse estinguersi, un’altra sembra sempre più vicina a divampare. Taiwan su spinta statunitense ha annunciato che introdurrà uno stanziamento supplementare per la difesa nel budget del valore 40 miliardi di dollari.
La telefonata USA-Cina ha spinto Taiwan ad armarsi
Una mossa che la piccola nazione insulare regina dei chip (e per questo contesa tra Est e Ovest) e gli Stati Uniti di Donald Trump interpretano come deterrente necessario da sfoderare nei confronti della crescente minaccia della Cina, che considera la Provincia autonoma di Taiwan come un suo territorio, ma che potrebbe pure far detonare la situazione mai così precaria.

La conferma dell’extra-budget per la difesa è stata comunicata dal Presidente taiwanese Lai Ching-te, dopo che l’omologo cinese Xi Jinping in un colloquio telefonico con il leader statunitense Donald Trump ha detto che il “ritorno” di Taiwan sotto il controllo di Pechino “è parte integrante dell’ordine internazionale del dopoguerra”.