Dove l’IA incontra il Made in Italy: quattro scintille che accendono nuove filiere

Dove l’IA incontra il Made in Italy: quattro scintille che accendono nuove filiere

Immagina un grande tavolo da lavoro, pieno di materiali, schemi, idee: un laboratorio vivo, dove tutto può diventare innovazione. L’IA è lo strumento più promettente sul banco, quello capace di far scattare la scintilla. Tutti ne parlano, la osservano da vicino, ma solo una parte delle imprese italiane la sta davvero utilizzando. C’è ancora molto da fare per trasformare questa tecnologia in valore concreto e diffuso. Ed è proprio qui che entra in gioco crescerAI.

Secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, nel 2024 il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia ha raggiunto 1,2 miliardi di euro, con una crescita del 58% rispetto al 2023. Sul fronte dell’adozione, però, la situazione appare meno dinamica: solo l’8,2% delle imprese italiane dichiara di utilizzare soluzioni di IA nel 2024, secondo le rilevazioni più recenti.

Tra le grandi imprese, quelle con oltre 250 dipendenti, il tasso sale fino a circa il 32,5%, segnale di un’adozione più matura ma ancora lontana da un’ampia diffusione. Nonostante la crescita robusta del mercato, persistono infatti marcate differenze legate alla dimensione aziendale, ai settori produttivi e alle aree geografiche, che continuano a rallentare una piena trasformazione digitale del Paese.

È proprio per colmare questo divario che nasce “crescerAI”, il bando pubblicato dall’Impresa Sociale Fondo per la Repubblica Digitale e sostenuto da Google.org (l’ente filantropico di Google) nell’ambito del Social Innovation Fund on AI, Fondo che intende sostenere le organizzazioni non profit in Europa nello sviluppo di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale che abbiano un impatto positivo sull’ecosistema imprenditoriale. 

L’obiettivo è mettere nelle mani delle piccole e medie imprese del Made in Italy — incluse le imprese sociali — strumenti di IA open source capaci di generare un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo italiano.

In risposta al bando, che ha messo a disposizione 2,2 milioni di euro, l’Impresa sociale ha selezionato 4 progetti che sviluppano soluzioni IA open source destinate alle PMI e alle imprese sociali che operano nei settori dell’agroalimentare, del turismo e dell’energia. 

Tornatura

Tornatura sviluppa una soluzione di Intelligenza Artificiale per affrontare una delle sfide più urgenti dell’agricoltura: la diffusione sempre più rapida dei patogeni, aggravata dagli effetti del cambiamento climatico. Il progetto offre un supporto concreto alle imprese della filiera ortofrutticola romagnola — responsabile del 30% della produzione nazionale di frutta e verdura — mettendo a disposizione delle aziende agricole un applicativo capace di quantificare, prevedere e mitigare l’impatto di parassiti e malattie.

Grazie all’IA si vuole ottimizzare i trattamenti, ridurre gli input più impattanti per la biodiversità e contenere i danni alle colture, tutelando un asset strategico del Made in Italy. Il coinvolgimento diretto delle PMI agricole garantisce un trasferimento tecnologico immediatamente applicabile sul campo.

Tornatura è un progetto di IFAB realizzato in collaborazione con CNR-ISAC, Università di Bologna, Legacoop Bologna e Confcooperative Emilia-Romagna. “Con Tornatura, insieme a partner di eccellenza, portiamo l’IA a supporto del lavoro quotidiano di agricoltori e agronomi — commenta Marco Becca, Direttore di Fondazione IFAB —. L’obiettivo è salvaguardare colture a rischio grazie a informazioni locali costantemente aggiornate”.

Summa

SUMMA nasce per rendere più sicura e affidabile la transizione dalle fonti fossili alle rinnovabili all’interno delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Il progetto utilizza modelli federati di apprendimento per rinforzo per stabilizzare la distribuzione dei flussi e ottimizzare l’uso dell’energia verde, massimizzando l’autoconsumo e garantendo continuità nelle cabine di distribuzione primaria.

Oltre agli algoritmi, SUMMA mira a produrre tre asset open-source: un simulatore del micro-grid basato su OpenGymAI, un prototipo hardware/software per la gestione dinamica dei flussi e i modelli base di Federated Reinforcement Learning per il controllo in tempo reale.

SUMMA è un progetto dell’Università degli Studi di Siena, in collaborazione con Leather C.E.R. e Sienaenergie ETS. “Avere a disposizione informazioni multimodali è fondamentale per sviluppare soluzioni efficaci di manutenzione predittiva, in grado di massimizzare l’efficienza operativa dei macchinari”, spiega Maurizio Chiesa, Presidente di Leather C.E.R.

wAIne

wAIne porta innovazione nella viticoltura italiana, un settore che oggi deve affrontare allo stesso tempo la concorrenza globale e gli effetti del cambiamento climatico. Il progetto sviluppa un sistema di supporto alle decisioni open source che sfrutta l’Intelligenza Artificiale e integra dati iperspettrali e microclimatici per monitorare lo stato fitosanitario dei vigneti. L’obiettivo è promuovere pratiche di difesa integrata e sostenibile, armonizzando informazioni provenienti da diverse fonti e costruendo modelli predittivi ad alta accuratezza.

Il coinvolgimento diretto di produttori, consorzi e servizi fitosanitari garantisce una soluzione realmente aderente alle esigenze del territorio. 

wAIne è un progetto Centro di Servizi del Polo Universitario Sistemi Logistici di Livorno dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali. “Questa fase di data collection è essenziale per nutrire il modello di IA del nostro sistema di supporto alle decisioni – commenta Lapo Signorini, ricercatore dell’Università di Pisa –. Ora siamo pronti per le prossime fasi del progetto”.

Ridurre gli sprechi, ottimizzare gli acquisti

Il progetto introduce nel settore turistico una soluzione tecnologica pensata per ridurre gli sprechi alimentari e migliorare la gestione degli approvvigionamenti nelle strutture ricettive di piccole e medie dimensioni. Attraverso una piattaforma avanzata dotata di sistemi di Intelligenza Artificiale, vengono integrati dati storici, presenze, preferenze e feedback dei clienti per stimare con precisione il fabbisogno quotidiano di cibo.

L’approccio predittivo consente di adattare l’offerta alle reali esigenze degli ospiti, riducendo sovra-preparazioni, inefficienze e costi operativi, con un impatto positivo anche sulla sostenibilità. 

Il progetto è realizzato dalla Libera Università di Bolzano in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari. “La raccolta dati strutturata che abilitiamo è fondamentale per sviluppare gli algoritmi di IA”, commenta Claudia Cozzio, professoressa associata della Libera Università di Bolzano.

AI Accessibile e funzionale ai bisogni reali delle imprese sociali e PMI

“Il bando crescerAI, sostenuto da Google.org , nasce da un’idea semplice: rendere l’Intelligenza Artificiale accessibile e funzionale ai bisogni reali delle imprese sociali e delle PMI del Made in Italy – commenta Martina Lascialfari, Direttrice Generale Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale. I quattro progetti selezionati vanno in questa direzione:  grazie a modelli predittivi, sistemi decisionali e sviluppo di piattaforme, contribuiscono a rafforzare intere filiere produttive, migliorare i processi e generare impatti reali per le imprese del Made in Italy”.

Dopo aver sottolineato la visione alla base del bando, Lascialfari spiega come questa iniziativa non si limiti a finanziare singole soluzioni tecnologiche, ma miri a generare un cambiamento sistemico all’interno delle filiere produttive italiane:

“Con il bando ‘crescerAI’ vogliamo mettere l’innovazione al servizio delle PMI e delle imprese sociali, attraverso soluzioni di IA open source concrete e scalabili che nascono dalla collaborazione tra università, imprese ed enti del territorio, promuovendo in modo concreto il trasferimento tecnologico. Dalla difesa delle colture alla transizione energetica, dall’innovazione nei vigneti alla riduzione degli sprechi nel turismo, vogliamo dimostrare come l’Intelligenza Artificiale possa essere una leva concreta per ridurre sprechi, aumentare l’efficienza e diventare un alleato concreto per la competitività e la produttività dei settori più rappresentativi del nostro Paese”. conclude la Direttrice.

“L’Intelligenza Artificiale rappresenta un’opportunità storica per l’economia italiana, ma affinché sia davvero trasformativa, deve essere accessibile a tutti. Con il bando ‘crescerAI’ e il supporto di 2,2 milioni di euro da parte di Google.org, abbiamo voluto puntare proprio su questo: portare l’innovazione là dove batte il cuore del nostro tessuto produttivo, nelle PMI e nelle imprese sociali” commenta Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy Google Italia.

“I quattro progetti selezionati sono la prova tangibile di questa visione. Spaziando dall’innovazione nel comparto agroalimentare all’efficientamento energetico, fino all’ottimizzazione delle risorse nel turismo, stiamo abilitando soluzioni open source scalabili. Il nostro obiettivo, a fianco del Fondo per la Repubblica Digitale, è garantire che le eccellenze del Made in Italy abbiano gli strumenti giusti per competere e crescere nell’era dell’IA” conclude Diego Ciulli.