L’idea di giocare a Donkey Kong Country camminando per strada potrebbe sembrare un sogno assurdo da fan del Super Nintendo, ma per il designer Gustavo Bonzanini è diventata un progetto reale, nostalgico e decisamente fuori dagli schemi. In occasione dei trentacinque anni dal lancio del Super Nintendo in Giappone, Bonzanini ha trasformato un paio di Nike Air Max 90 in una console perfettamente funzionante e lo ha chiamato AIR SNES.
Il SNES sempre ai piedi
Secondo quanto dichiarato in un comunicato stampa, tutto è iniziato osservando le collaborazioni tra brand di sneakers e videogiochi. Il pensiero successivo è stato quasi inevitabile: se una scarpa può richiamare nelle forme o nei colori un videogame, perché non farla diventare davvero una console? La risposta è nascosta nella linguetta della scarpa, dove Bonzanini ha installato un Raspberry Pi Zero W con RetroPie, interfaccia molto popolare tra i fan del retrogaming. Il risultato è una sneaker che può far girare titoli storici come Super Mario World, F-Zero o The Legend of Zelda con una capacità di autonomia di circa mezz’ora.

Il progetto non si limita al colpo di scena estetico. Bonzanini ha integrato una porta HDMI per collegare la scarpa a un monitor moderno, senza dimenticare i nostalgici dei cavi analogici, grazie alla presenza di un convertitore per connettori RCA. Chi desidera un’esperienza autentica può usare un controller originale SNES, mentre chi preferisce la praticità del wireless può affidarsi al Mod Kit di 8BitDo compatibile con Bluetooth.
L’idea nasce come installazione artistica dedicata a due mondi che, almeno in superficie, sembrano distanti: cultura sneaker e storia del gaming. Una fusione improbabile ma decisamente affascinante.
Le Nike diventano una console SNES funzionante: il folle progetto di un designer è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Umberto Stentella
