Uno studio della Oxford University Press è utile a chi vuole una spesa trasparente quando acquista il pesce. Sarà possibile distinguere il salmone selvatico da quello di allevamento con il deep learning. Parliamo di un sistema informatico di apprendimento profondo che utilizza le reti neurali artificiali. Lo studio è stato pubblicato su Biology Methods and Protocols. All’inizio dell’articolo viene data importanza alla tutela ambientale ma sarà importante anche per i consumatori e le catene di distribuzione. La ricerca riguarda la Norvegia, uno degli stati europei con più pesca di allevamento e non del salmone. Ed esce in un periodo importante, quello natalizio, che incentiva i consumi alimentari per pochi giorni di festa, soprattutto per quanto riguarda il pesce.
I salmoni d’allevamento tendono a sfuggire dagli impianti norvegesi mescolandosi tra i selvatici. I ricercatori sono partiti da qui per studiare gli effetti negativi. I salmoni selvatici si trovano con dei competitor importanti per risorse di cibo e aree di riproduzione. Si altera così l’equilibrio naturale, importante soprattutto dove ci sono aree marine protette. In più, i salmoni fuggiti sono ricchi di patogeni e parassiti che fanno declinare altre popolazioni selvatiche. I ricercatori dicono che questo fattore si unisce al degrado provocato da cambiamenti climatici e inquinamento.

Un istituto veterinario e un istituto di ricerca naturalistica son riusciti a monitorare 90.000 immagini di squame di salmone, così tentano di salvare un pesce atlantico importante
Che cosa ci può essere di più utile di un’intelligenza che riesce ad analizzare in poco tempo e con precisione più di 90.000 immagini di squame di salmone? Questo monitoraggio effettuato con una rete neurale ispirata al volto umano, addestrata aiuterà i pescatori e i ricercatori a riconoscere i salmoni da allevamento e selvatici. La precisione di rilevamento è del 95%.
Quindi, non solo sicurezza nei supermercati ma anche conservazione dell’ecosistema da parte di un paese di forte pesca e produzione. Vediamo qualche dato utile, riportato da Phys.org. La Norvegia ospita la più grande popolazione di salmone selvatico rimasta. È anche il più grande produttore di salmone di allevamento. La loro fuga sta indebolendo la specie selvatica anche per via della riproduzione, il danno è genetico.
La Norvegia produce in un anno più di un milione di tonnellate di salmone atlantico di allevamento, ne fuggono 300.000. Il nuovo strumento di rilevamento è stato utilizzato dall’Istituto Veterinario Norvegese e dall’Istituto Norvegese per la Ricerca Naturalistica.
Il deep learning rivoluziona il monitoraggio dei salmoni è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace
