Riforma del Testo Unico della Finanza, novità in vista per il mercato dei capitali e del Venture Capital?

Riforma del Testo Unico della Finanza, novità in vista per il mercato dei capitali e del Venture Capital?

La riforma del Testo Unico della Finanza (TUF) in questo momento è uno schema di decreto legislativo che punta a rendere più efficace e organico il sistema normativo per i mercati finanziari e per l’intero ecosistema dell’innovazione italiano. Ne è convinta la Italian Tech Alliance. «Solo attraverso un sistema regolamentare competitivo sarà possibile offrire alle imprese innovative e agli investitori un contesto davvero capace di favorire sviluppo, crescita e attrazione di nuovi capitali», ha detto il Direttore Generale Francesco Cerruti.

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Quali sono le novità della riforma del Testo Unico della Finanza?

Nei giorni scorsi Bankitalia ha promosso la riforma del Testo Unico della Finanza, accogliendo con favore la volontà di favorire il mercato dei capitali. Come scriveva qualche settimana fa Teleborsa, il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri rappresenta un primo tassello per aggiornare il TUF scritto da Mario Draghi nel 1998. A questo provvedimento ne seguiranno altri, focalizzati su sanzioni e reati, e il tutto confluirà nel nuovo Codice dei mercati finanziari.

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Come ha evidenziato la Italian Tech Alliance, l’obiettivo della riforma mira a rendere il mercato dei capitali italiano più competitivo e accessibile, favorendo in particolare l’afflusso di risorse e investimenti verso imprese ad alto potenziale innovativo, come appunto le startup. Le novità più rilevanti sono la nuova società di paternariato, l’ampliamento delle categorie di investitori professionali e un regime semplificato per i gestori sottosoglia.