Secondo quanto riferito dal Financial Times Anthropic avrebbe avviato i lavori preliminari per una quotazione in Borsa nel 2026. Ha infatti incaricato lo studio legale Wilson Sonsini per cominciare a ragionare sulla fattibilità e sulla convenienza di una IPO. Non è una novità nel settore dell’Intelligenza artificiale. Nelle scorse settimane si è scritto anche di un altro player a quanto pare prossimo a un passo analogo: OpenAI diventerà presto una public company?

Cosa sappiamo sui progetti di IPO di Anthropic?
«È una pratica abbastanza comune per le aziende che operano alla nostra scala e con il nostro livello di fatturato operare efficacemente come se fossero società quotate in borsa – ha spiegato un portavoce di Anthropic al Financial Times -. Non abbiamo preso alcuna decisione in merito a quando o se quotarci in borsa e al momento non abbiamo alcuna novità da condividere».

Certo è che per rimanere al passo con player del calibro di OpenAI servono capitali crescenti a disposizione da investire per mantenere competitivo il prodotto di punta, Claude. Reuters ha aggiunto che l’ex startup guidata dai fratelli Amodei starebbe per chiudere un nuovo round con una valutazione superiore ai 300 miliardi di dollari. Di recente l’azienda era stata valutata oltre 180 miliardi di dollari. Le valuation che raddoppiano (come minimo) nel giro di pochi mesi sono diventate una norma nell’ecosistema d’Oltrecoeano.

Per quanto riguarda invece OpenAI sappiamo che i numeri di una ipotetica IPO nel 2026 sarebbero più grandi. Si parla di una quotazione da 1 trilione di dollari, cifra che posizionerebbe l’azienda tra le società tra le più capitalizzate al mondo. Negli ultimi tempi si è parlato molto di un rischio scoppio bolla dell’AI, specie a ridosso della pubblicazione degli ultimi risultati di Nvidia (che ancora una volta, però, ha battuto le attese). Secondo gli esperti la differenza tra la bolla delle dot.com a inizio millennio e la situazione attuale è che oggi due colossi come OpenAI e Anthropic hanno ragionevoli possibilità di diventare soggetti ancora più strutturati e rilevanti grazie proprio alla quotazione in Borsa.