Autostrade, dal 2026 rimborso agli automobilisti in caso di cantiere. Come funziona e cosa sappiamo

Autostrade, dal 2026 rimborso agli automobilisti in caso di cantiere. Come funziona e cosa sappiamo

Il Consiglio dell’Autorità di regolazione dei trasporti ha dato il via libero definitivo alla delibera che introduce a favore degli utenti delle autostrade il diritto al rimborso del pedaggio in caso di disagi dovuti alla presenza di cantieri e in caso di blocco del traffico dovuto a cause differenti come incidenti e fenomeni meteo.

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Cantieri sulle autostrade, a quanto ammonta il rimborso?

Le misure sui rimborsi si applicheranno entro il primo giugno 2026 per i casi di blocco della circolazione e per la presenza di cantieri su percorsi che insistono interamente sulle tratte gestite dal medesimo concessionario; entro il primo dicembre 2026 per i rimborsi in caso di cantieri presenti su percorsi che insistono su tratte gestite da più concessionari.

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La decisione prevede 5 euro di rimborso per ogni abbonato annuale 2024, più ulteriori 5 euro per chi era abbonato anche tra il 2021 e il 2023, oltre a un nuovo sistema di indennizzo tramite app: in caso di ritardi superiori ai 15 minuti, gli utenti potranno ottenere un rimborso di 0,50 euro sotto forma di credito digitale.

Per i percorsi sotto i 30 chilometri, il rimborso spetta sempre, a prescindere dall’entità del ritardo. Tra 30 e 50 chilometri, serve uno scostamento di almeno 10 minuti rispetto al tempo normale di percorrenza. Oltre i 50 chilometri, la soglia sale a 15 minuti.

Se si resta bloccati tra 60 e 119 minuti, si recupera la metà del pedaggio. Tra 120 e 179 minuti, il rimborso sale al 75%. Oltre le tre ore di coda, il rimborso diventa integrale. Ma solo in situazioni straordinarie e imprevedibili, dimostrate oggettivamente dal concessionario. I cantieri emergenziali — quelli installati d’urgenza dopo incidenti, eventi meteorologici straordinari o per interventi di soccorso — sono esclusi dal meccanismo. E in una prima fase, anche i cosiddetti cantieri mobili non daranno diritto a rimborso, anche se i concessionari dovranno comunque informare adeguatamente gli utenti sulla loro presenza e programmazione.