Bestie Bite, app dedicata a consigli su pernottamenti e settore hospitality, annuncia la chiusura di un round di investimento da 700mila dollari.
Il capitale raccolto permetterà alla startup di consolidare e ampliare il team nelle aree prodotto, tecnologia e business development, oltre a potenziare le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Una parte dei fondi supporterà le attività di marketing e crescita, con focus su ristoratori e utenti nelle principali città italiane e nei primi mercati internazionali.
Il capitale è stato raccolto principalmente tramite strumenti SAFE e guidato da Techstars, uno degli acceleratori statunitensi più attivi al mondo. Al round hanno partecipato il fondo Zooga VC (fondato da imprenditori con un’importante exit nel settore Hospitality) e Mamba Ventures, realtà composta interamente da founder riconosciuti come Pietro Maria Picogna e Giacomo Gentili. Completano l’investimento alcuni business angel italiani e internazionali tra cui Christian Marcon tramite eff Srl, Angelo La Rocca e Claudio Vaccaro, founder di Epicode.
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Bestie Bite dopo il round
«Oggi sull’app è possibile scoprire ristoranti tramite videoreview autentiche, consultando schede con orari, mappe e tutte le informazioni utili. Alla base c’è un sistema di gamification e più un utente andrà in certi locali, più otterrà punti che diventeranno cashback. Questo ci porta nel territorio dei programmi fedeltà, che stiamo sviluppando: chi tornerà nei posti che ama guadagnerà vantaggi reali. Il tutto sarà integrato con i metodi di pagamento, chiudendo il cerchio tra esperienza digitale, scelta del locale e ritorno in cassa. Vogliamo trasformare ogni uscita fuori casa in un’esperienza che premia davvero le persone: più vivrai i locali che ami, più riceverai valore in cambio», racconta la CEO, Carlotta Robbe Di Lorenzo, in esclusiva a StartupItalia.
Nata dall’esperienza imprenditoriale delle co-founder Carlotta Robbe Di Lorenzo e Caterina Vertefeuille, Bestie Bite nasce con l’obiettivo di rendere la scoperta dei ristoranti immediata e autentica per gli utenti, e il marketing semplice e accessibile per ogni attività. Le due imprenditrici, second time founders, vantano già background complementari tra startup, Hospitality e Food & Beverage: un percorso condiviso che le ha portate a identificare il video come formato più trasparente e affidabile per raccontare un’esperienza in un locale.
La startup è oggi composta da un team di quattro persone: oltre alle founder, Placido Falqueto, CTO (Software Engineer, PhD in AI e Robotics e Full-Stack Developer), e Simone Ferretti (Full-Stack Web Developer).
«Abbiamo costruito Bestie Bite partendo da un problema reale che viviamo ogni giorno: scegliere un ristorante non dovrebbe richiedere fortuna o ore di recensioni poco credibili. Questo round ci permette di accelerare una rivoluzione già in atto: restituire autenticità all’esperienza fuori casa e dare a ogni ristoratore strumenti semplici per raccontarsi con trasparenza», commenta Carlotta Robbe di Lorenzo, CEO di Bestie Bite.
Che cosa fa Bestie Bite?
Bestie Bite risolve infatti uno dei problemi più diffusi nella scelta dei locali: recensioni testuali poco affidabili, informazioni frammentate e contenuti dominati da influencer e sponsorizzazioni.
Grazie all’AI applicata nel mondo hospitality, l’app aiuta le persone a scoprire ristoranti, bar e hotel attraverso contenuti brevi e reali, creati da utenti comuni, ed è potenziata da un sistema di cashback e gamification che incentiva la condivisione genuina di esperienze, positive o negative purché autentiche.
La piattaforma ha già registrato una crescita organica significativa: oltre 70.000 utenti registrati, 60.000 video caricati in più di 70 Paesi e numerosi momenti di viralità che hanno portato Bestie Bite nella top 10 delle app più scaricate in Italia, superando in più occasioni player globali.
L’autenticità dei contenuti diventa valore tangibile per le attività nel settore Hospitality: l’app è infatti il primo strumento di marketing interamente gestito dall’intelligenza artificiale, che raccoglie i video reali degli utenti e li trasforma in contenuti pronti per i canali social dei ristoratori, gestendo tutto tramite WhatsApp. L’AI fornisce inoltre insight di sentiment e performance utili a monitorare la qualità del servizio in tempo reale.
Tra i primi casi d’uso strutturati si distingue Pescaria, che utilizza la piattaforma per ottenere contenuti video riutilizzabili e analisi continue sulla customer experience.
La roadmap include infatti l’apertura verso l’estero: a gennaio, Carlotta e Caterina voleranno negli Stati Uniti, tra San Francisco e New York, per avviare un pilota sul mercato americano e sviluppare collaborazioni con partner locali. La sede operativa attuale è a Roma presso la Casa delle Tecnologie Emergenti, con un secondo hub a OGR Tech di Torino, sede italiana di Techstars.