Se fosse una gara non a chi ha la valutazione più alta o il round più massiccio, ma al testimonial più famoso probabilmente Perplexity sarebbe più forte di OpenAI e Anthropic, i due player americani più importanti nel campo dell’Intelligenza artificiale. L’ex startup ha infatti siglato una partnership con Cristiano Ronaldo, che ha investito nell’azienda. CR7, tra i personaggi pubblici con più seguito al mondo sui social, ha pubblicato sui propri profili una pubblicità in cui si parla di calcio, dati e informazioni e che celebra questa nuova unione commerciale.
Winners never stop learning. Never stop asking. @perplexity_ai #Ad pic.twitter.com/oDAQcUdSbZ
— Cristiano Ronaldo (@Cristiano) December 4, 2025
Che ci fa Perplexity con Cristiano Ronaldo?
Da tempo Perplexity è stata definita una sorta di Google dell’AI dato che si propone agli utenti come un motore di ricerca potenziato dall’Intelligenza artificiale. Quest’anno ha chiuso un round da mezzo miliardo di dollari con valutazione da 14. Cifre importanti, non certo da startup, ma che la pongono nettamente indietro rispetto ad altri player. OpenAI il prossimo anno potrebbe quotarsi in Borsa con una valutazione da 1 trilione di dollari e lo stesso potrebbe succedere alla competitor Anthropic (con IPO inferiore).
Per gli appassionati di calcio e di CR7 questa partnership ha permesso di pubblicare un sito specifico per il campione portoghese, in cui è possibile riscoprire la sua storia, tra vittorie, goal e trofei. Per quanto riguarda invece Perplexity una delle recenti novità, come si vede nello spot, è l’interfaccia vocale per interagire con l’AI, funzionalità già presente per esempio con ChatGPT.
Nel frattempo Perplexity deve badare anche ad altre faccende: le cause legali. L’ultima in ordine di tempo è quella da parte del Chicago Tribune. La testata accusa la società di violazione del diritto d’autore, fattispecie arci nota nel settore. Di recente hanno fatto causa all’azienda anche Reddit, Amazon e l’editore americano News Corp. Nota di colore: CR7 è tra i personaggi più citati dalla miriade di video deepfake creati dall’AI in questi mesi e pubblicati sui social.