La moda del domani? AI e automazione. Bernardi (Bianco Ventures): «Svecchiamo il settore col nostro venture builder»

La moda del domani? AI e automazione. Bernardi (Bianco Ventures): «Svecchiamo il settore col nostro venture builder»

«Stiamo già lavorando a una sorta di motore generativo basato sull’Intelligenza artificiale che permetterà ai visual merchandiser di capire come allestire una vetrina di un negozio. Tutto sulla base dei tassi di conversione estrapolati dal CRM». Gianluca Bernardi è Ceo di Bianco Ventures, il nuovo venture builder annunciato di recente da GELLIFYDeloitte e Arad il cui obiettivo, dopo la raccolta di capitali in corso su Mamacrowd, è sviluppare sei soluzioni innovative SaaS nel settore fashion e venderle nel giro dei prossimi anni a importanti clienti del mondo della moda.

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Farsi le ossa coi social

In questa nuova puntata del lunedì, che tradizionalmente dedichiamo ai VC, agli investitori e alla parte di ecosistema che punta su idee e progetti innovativi abbiamo intervistato un ex startupper con una exit alle spalle che ha deciso di guidare il nuovo venture builder nell’ambito moda. «Possiamo garantire una forte componente tecnologica e, data l’obsolescenza di molte aziende del settore, c’è davvero molto spazio per innovare».

Gianluca Bernardi, classe 1990, è nato a Palmi in Calabria ed è poi cresciuto a Ferrara. Un millennial che come molti altri ha scoperto l’ecosistema startup non certo all’epoca delle superiori. All’università ha studiato Statistica in triennale a Bologna. «Mi è sempre piaciuto lavorare in autonomia. Mi incuriosiscono i progetti strani, personali. Ad esempio quando studiavo mi mantenevo facendo ripetizioni di matematica. Ma per guadagnare di più mi sono inventato le ripetizioni di gruppo con cooking show. Durante la pausa merenda facevo da mangiare per i ragazzi».

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Gli anni in cui ha iniziato a interessarsi di tecnologia e startup erano quelli anche pionieristici per l’ecosistema in Italia. «Quando facevo statistica mi piacevano un sacco le tematiche di automation legate ai social media. Una volta ho aiutato mio cugino a raggiungere 30mila iscritti su Instagram al suo profilo». Un’epoca diversa rispetto ad oggi, come ci ha raccontato lui stesso. «Era tutto più plasmabile di oggi, embrionale». Così ha iniziato a lavorare in consulenza per l’influencer marketing. E nel 2018 ha fondato Virality. «Era un software per automatizzare le campagne di influencer marketing».

Dalla startup al venture building

L’exit è arrivata dopo la pandemia con l’acquisizione da parte di Traipler.com. Nel percorso ha iniziato a collaborare sempre di più con Gellify, per il quale si è poi occupato anche di Venture Box, un venture builder verticale sul mondo dell’artigianato. Molte considerazioni per fare cose innovative in quel settore sono state replicate nell’ambito moda. «L’ambiente fashion è notoriamente obsoleto, legacy, manca l’analisi dei dati».

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Ecco perché con Bianco Ventures l’obiettivo non è di andare a caccia di startup, ma di studiare, disegnare e sviluppare SaaS B2B da validare e poi proporre ai clienti, soprattutto con competenze interne. «Cerchiamo all’esterno soltanto una componente: il Ceo ad interim. Sono quelli che noi chiamiamo champion, persone estremamente impegnate sul progetto, con una grande visione. Con questi co-founder nasce una comunione di intenti».

Ciascuno dei sei progetti sarà sviluppato nel giro dei prossimi anni con un ritorno atteso entro cinque. In cantiere c’è anche una soluzione per gestire i cataloghi e-commerce con rapidità, per rinnovare i contenuti grazie all’Intelligenza artificiale. Come ci ha spiegato il Ceo di Bianco Ventures, il fotorealismo che già oggi raggiunge l’AI permette di creare contenuti che fanno risparmiare risorse e tempo alle aziende. «Prima dovevi fare uno shooting fotografico in giro per il mondo, ma ora è molto più facile».