Fintech e Insurtech, calano le startup e la raccolta si ferma a 202 milioni di euro tra equity e strumenti convertibili

Fintech e Insurtech, calano le startup e la raccolta si ferma a 202 milioni di euro tra equity e strumenti convertibili

Il settore italiano del Fintech e Insurtech vive una fase di consolidamento e maturità. A fine 2025, secondo la ricerca dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, si contano 485 startup attive, in diminuzione rispetto alle 596 del 2024, tra qualche nuova apertura, alcune chiusure e numerose M&A. Nei primi dieci mesi dell’anno le Fintech e Insurtech hanno raccolto complessivamente 202 milioni di euro tra equity e strumenti convertibili, evidenziando un calo del 19% rispetto ai 250 milioni del 2024.

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Tuttavia, le realtà esistenti rafforzano la propria posizione: ricavi in crescita, maggiore solidità finanziaria e migliore capacità di adattamento all’evoluzione competitiva. Crescono i ricavi: il valore mediano previsto per il 2025 è 700.000 euro, in netto aumento rispetto ai 500.000 euro del 2024 (+29%) e ai 350.000 euro del 2023 (+50%). E si conferma la profittabilità: il 46% ha già raggiunto il break-even, in linea con il 44% del 2024.

La principale sfida per la crescita per le startup italiane Fintech e Insurtech è trovare il funding (per il 44% delle realtà). Il 42% è in fase di ricerca attiva di capitale, ma il mercato è fortemente polarizzato. Da un lato, il 9% ricerca grandi round, superiori ai 5 milioni di euro, per rafforzare la crescita, e in prospettiva diventare unicorno. Dall’altro, la maggioranza (il 63%) punta a chiuderne quanto prima uno di taglia piccola (meno di 2 milioni) per completare lo sviluppo del prodotto e rafforzare gli sforzi commerciali.

Il sentiment è positivo: il 62% delle startup italiane guarda con ottimismo ai prossimi 12 mesi e il 73% ai prossimi tre anni. Oggi il Fintech & Insurtech è un mercato ancora “italo-centrico”: solo il 32% serve almeno un altro Paese europeo, e solo il 2% dei ricavi è realizzato fuori dall’Italia. L’internazionalizzazione è considerata un driver strategico: il 79% delle startup intende aprire anche all’estero in futuro.

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Immagine generata con l’AI

Nel settore si afferma l’intelligenza artificiale (AI), ormai centrale per elaborare rapidamente grandi volumi di dati: il 51% delle startup Fintech & Insurtech italiane usa l’AI di tipo analitico, strettamente legata a soluzioni come Machine Learning e Big Data Analytics, e il 41% Generative AI. Anche gli operatori finanziari adottano e sperimentano, ma al momento tra loro prevale ancora un approccio prudente nelle sperimentazioni dell’AI.

La ricerca dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano è stata presentata oggi durante il convegno “Fintech & Insurtech: molto più di ciò che appare”. Uno degli oltre 50 differenti filoni di ricerca degli Osservatori Digital Innovation della POLIMI School of Management che affrontano tutti i temi chiave dell’Innovazione Digitale nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione.