La mimica è quella di un cartone Disney, l’aspetto è quello di un tripla A d’Oltreoceano, ma l’inventiva pare proprio quella, di rottura, assaporata nel vecchio Mario + Rabbids. Tutto questo e probabilmente molto di più va a comporre quel mosaico di vibrazioni, ironia e innovazione ludica che risponde al nome di Bradley the Badger, videogame di debutto della startup Day 4 Night, la startup che il talentuoso creativo italiano ha fondato lasciando Ubisoft.

Cosa sappiamo su Bradley the Badger
Il richiamo dunque alla portata innovativa che caratterizzò l’ottimo Mario + Rabbids permettendogli di assurgere agli onori della cronaca come uno dei migliori spin-off con protagonista l’idraulico Nintendo non è dunque casuale: il regista è lo stesso.
Cambia ovviamente il personaggio: non più una IP di sicuro impatto ma un neofita che ambisce a farsi largo nell’affollato mondo degli eroi videoludici.
Ce la farà? Chi può dirlo. Ma le premesse ci sono tutte fin dal primissimo trailer visionato nella notte italiana: nonostante i tanti amorevoli richiami a videogame di successo giocati a fondo da Soliani e dal suo team (come The Last Of Us, Little Nightmares, Cyberpunk 2077 e Dark Souls, a giudicare dai frame mostrati finora) Bradley the Badger si configura come un esperimento a dir poco interessante che percorre una strada apparentemente inedita e tutta sua.

L’avventura 3D, solo a un’occhiata distratta classicheggiante, è infatti un pretesto su cui vengono impalcati tantissimi enigmi ambientali che richiederanno una trasformazione costante sia del proprio personaggio sia soprattutto – e questo l’elemento più intrigante – del mondo di gioco.

A differenza dei numerosissimi videogame con personaggi pucciosi, Bradley the Badger si distingue per un comparto artistico che in più di un’occasione sconfina nel genere horror: le ambientazioni sono buie, cupe, per lo più fatiscenti e abbandonate.

Gli avversari del povero tasso che pare uscito dal roaster di personaggi del vecchissimo Diddy Kong Racing (c’è un che di Rare qua e là, a iniziare dallo stile scanzonato e dall’ironia un po’ british che sembrano pervadere l’opera) sono inquietanti e disturbanti.

Una simile e apparentemente stonata convivenza tra un personaggio che strizza l’occhio a una platea imberbe e ambientazioni molto mature non si vedeva da tre lustri e questa volta il riferimento si spinge fino al vecchio Epic Mickey – La leggendaria sfida di Topolino, rivisto di recente con il remake Disney Epic Mickey Rebrushed.

Insomma, una cosa è certa: Bradley the Badger, ovvero l’ultima opera di Davide Soliani nonché la prima di Day 4 Night, pare sfuggire agli schemi tradizionali ed essere difficilmente etichettabile, da qui la necessità di paragonarla a una pluralità di titoli nella speranza che sia presto essa stessa un nuovo benchmark all’interno del panorama videoludico. Che mai come in questo periodo ha bisogno di software house che vogliano osare allontanandosi dalle strade più battute.
