Ripensare l’innovazione, il nuovo modello nasce dentro le università europee

Ripensare l’innovazione, il nuovo modello nasce dentro le università europee

A volte l’innovazione somiglia a una bici lanciata in salita: serve equilibrio, serve visione, ma soprattutto servono persone capaci di pedalare insieme. CESIE ETS arriverà a SIOS25 Winter con questo spirito, portando un progetto – BIKE-HEI – che unisce Paesi, università, imprese e giovani innovatori sotto un’unica idea: costruire un ecosistema europeo in cui la conoscenza diventa movimento, e il movimento diventa impatto.

CESIE ETS è un’organizzazione internazionale con sede a Palermo che da oltre vent’anni promuove innovazione educativa e sviluppo sociale, collegando ricerca, comunità e istituzioni. Il suo lavoro attraversa culture, discipline e Paesi, con l’obiettivo di trasformare la cooperazione in un motore concreto di cambiamento e di creare opportunità di crescita per studenti, ricercatori, professionisti e comunità locali.

Con Marco Gennaro, che rappresenta CESIE ETS, abbiamo parlato di ciò che li muove, delle sfide aperte e del perché SIOS è il luogo giusto per continuare a far scorrere questa energia collettiva.

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CESIE
Marco Gennaro, rappresentante CESIE ETS

Perché avete scelto di partecipare a SIOS25 Winter e cosa vi aspettate concretamente dall’evento?

Abbiamo scelto di partecipare a SIOS25 Winter perché ci ha colpito l’approccio umano e inclusivo dell’evento, capace di mettere davvero le persone al centro in un momento storico fatto di sfide continue e trasformazioni profonde. È un modo di guardare all’innovazione che sentiamo vicino al nostro. Da SIOS ci aspettiamo soprattutto confronto e apprendimento: vogliamo raccogliere stimoli dagli speaker, dialogare con altri partecipanti e tornare con nuovi strumenti utili a rafforzare la nostra progettualità.

Qual è il nucleo della vostra attività: che cosa fate e per chi lo fate?

Il progetto che rappresento si chiama BIKE-HEI, acronimo di Boosting Innovative and Knowledge-based Entrepreneurship of HEIs. È finanziato dallo European Institute of Technology e riunisce realtà imprenditoriali, ONG e università di sei Paesi europei – Spagna, Slovenia, Germania, Italia, Serbia e Ucraina. Il nostro obiettivo è sostenere startup e spin-off che lavorano sull’economia verde e sull’azione climatica, offrendo finanziamenti e servizi di supporto. Ci rivolgiamo principalmente a studenti universitari, staff accademico e non accademico, con l’intento di rafforzare e consolidare il ruolo delle università come attori centrali nei processi di innovazione imprenditoriale.

Su quale tecnologia, metodo o competenza distintiva si basa la vostra soluzione?

La nostra vera competenza distintiva risiede nella capacità di attingere a una rete internazionale fatta di attori del mondo accademico e del business. Creiamo legami tra ecosistemi regionali diversi e li rendiamo accessibili ai nostri gruppi target, offrendo loro la possibilità di muoversi oltre i confini locali e costruire imprese con una visione più ampia e connessa.

A che stadio di sviluppo siete oggi (prodotto, mercato, traction, clienti, investitori)?

BIKE-HEI è strutturato in due fasi. La prima, che si concluderà a fine dicembre, ha permesso al consorzio di avviare una serie di attività formative e di supporto che continueremo a sviluppare nella fase successiva. In questi mesi abbiamo progettato tre corsi di formazione dedicati rispettivamente a studenti universitari, staff accademico e personale non accademico, per rafforzare le competenze utili a guidare l’innovazione sostenibile sia sul piano imprenditoriale sia su quello accademico. Abbiamo inoltre lanciato la prima edizione dei BIKE-HEI Awards, che hanno premiato le migliori startup e spin-off nate all’interno delle università del consorzio. Parallelamente, abbiamo condotto un’analisi dei bisogni dei nostri stakeholder regionali e avviato nuove collaborazioni che ci permetteranno di ampliare ulteriormente l’ecosistema BIKE-HEI.

Qual è la vostra prossima sfida strategica e quali partnership considerate fondamentali per affrontarla?

La sfida principale sarà riproporre i contenuti sviluppati finora in una versione aggiornata e più matura durante la seconda fase del progetto. Se la prima parte aveva un carattere sperimentale, la prossima sarà centrata su un coinvolgimento più profondo e continuativo dei nostri gruppi target. Per affrontare questo passaggio sarà fondamentale la collaborazione con partner esterni, network e incubatori di startup che stanno entrando nel nostro ecosistema. Il loro contributo sarà decisivo, in particolare per le attività formative, e ci permetterà di ampliare l’impatto del progetto mantenendolo saldo sui principi dell’innovazione sostenibile e della cooperazione internazionale.