Molte famiglie hanno ricevuto nei giorni scorsi l’ultimo accredito del 2025 dell’assegno unico per i figli, la principale forma di sostegno che l’Inps eroga a milioni di persone ogni mese. In vista del 2026 è bene sapere che è stato confermato e che le persone possono continuare a beneficiarne e a fare domanda.

Assegno unico per i figli: chi ha diritto
Possono fare domanda tutti i nuclei famigliari che rispettano queste condizioni. L’assegno unico spetta:
- per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza;
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale;
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Assegno unico: tutte le famiglie possono fare domanda?
L’Assegno unico per i figli a carico, poiché è una misura universale, può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di 45.939,56 euro. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi previsti dalla normativa.
A quanto ammonta l’assegno unico?
La cifra varia a seconda dell’ISEE. Da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 17.227,33 euro a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro. Per continuare a usufruire di questo sostegno mensile, chi sta già ricevendo l’assegno unico deve semplicemente aggiornare l’ISEE. Con questa procedura verrà ricalcolato l’importo per il prossimo anno.