Chi era Vince Zampella, il creatore di Call of Duty morto in un incidente a Los Angeles?

Chi era Vince Zampella, il creatore di Call of Duty morto in un incidente a Los Angeles?

Vince Zampella, lo sviluppatore dei videogiochi Call of Duty, Titanfall e Star Wars Jedi, è morto a 55 anni dopo uno schianto a bordo di una Ferrari che sulla Los Angeles Crest Highway è uscita fuoristrada e si è scontrata con una barriera di cemento. Zampella è rimasto intrappolato nell’auto in fiamme ed è deceduto sul posto, mentre un altro passeggero è morto in ospedale.

Al momento non è chiara la dinamica dell’incidente ma è stata avviata un’indagine per determinarne le cause.

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La carriera di Vince Zampella

Zampella ha fondato Respawn Entertainment nel 2010 ed è stato alla guida di Infinity Ward, lo studio che ha sviluppato il franchise Call of Duty, di cui è stato co-founder con Jason West e Grant Collier. Un successo che ha venduto 500 milioni di copie a livello globale dal suo debutto nel 2003. Con Infinity Ward ha messo in campo lo “sparatutto futuristico” Titanfall e, nel 2019, ha portato Apex Legends, un battle royale free-to-play capace di attrarre decine di milioni di giocatori.

Negli ultimi anni, ha guidato la creazione dei videogiochi d’azione e avventura tra i più in voga al mondo. Tra questi: “Star Wars Jedi: Fallen Order” e “Star Wars Jedi: Survivor”. Con Respawn, ha dimostrato che si poteva innovare anche dentro ecosistemi corporate senza perdere la sua identità indie, mentre con il rilancio di Battlefield ha provato a cucire gli strappi di un brand amato, cercando una nuova identità.

I messaggi da tutto il mondo

Il cordoglio arriva da tutto il mondo. Geoff Keighley, giornalista di videogiochi e co-creatore dei Game Awards, ha detto: «Vince era una persona straordinaria, un gamer nel profondo, ma anche un dirigente visionario con una rara capacità di riconoscere il talento e di dare alle persone la libertà e la fiducia di creare qualcosa di veramente grande. Mi mancheranno le nostre cene e le lunghe conversazioni. E sebbene abbia creato alcuni dei giochi più influenti del nostro tempo, ho sempre pensato che avesse ancora il suo più grande davanti a sé. È straziante che non potremo mai giocarci». Electronic Arts in un comunicato ha scritto: «Amico, collega, leader e creatore visionario, il suo lavoro ha contribuito a plasmare l’intrattenimento interattivo moderno e ha ispirato milioni di giocatori e sviluppatori in tutto il mondo. La sua eredità continuerà a plasmare il modo in cui vengono realizzati i giochi e come i giocatori si connetteranno per le generazioni future».