Natale hi-tech in vetta. Il meglio del nostro Viaggio in Italia nei distretti montani che con l’innovazione cambiano l’Italia  

Natale hi-tech in vetta. Il meglio del nostro Viaggio in Italia nei distretti montani che con l’innovazione cambiano l’Italia  

Viaggio in Italia è la nostra rubrica che ogni giovedì va a caccia degli ultimi distretti aperti all’innovazione italiana, cambiando le sorti di piccole e grandi città, spesso anche borghi che rischiano lo spopolamento, individuando nella ricerca e nello sviluppo una chiave di volta. Ogni storia è diversa dall’altra ma al centro ci sono sempre loro: i veri innovatori, quelli che scommettono senza spaventarsi, che anche a costo di fallire ci provano comunque, e ci riescono. Sono loro la molla che rende possibile guardare al futuro anche in località remote del nostro Paese. Ecco, quindi, una selezione di tre tra i nostri racconti che hanno cambiato le sorti di zone montane o che si trovano ai piedi della nostre montagne. Buon Natale e buona lettura!

Villetta Barrea lago
Villetta Barrea

L’energia pulita che “elettrizza” Villetta Barrea

In un piccolo paesino abruzzese, Villetta Barrea, di meno di seicento anime in provincia de L’Aquila immerso nel parco nazionale d’Abruzzo, è tornata in vita la storica centrale idroelettrica del 1910. «La struttura ha smesso di funzionare durante la Seconda guerra mondiale e poi è stata rimessa in sesto nel ‘52, ma negli anni ’60 è arrivato un nuovo stop. Ora di nuovo in funzione e rifornisce l’intera comunità», ci ha raccontato Moreno Scarchini, CEO di EnergRed. Si tratta della prima d’Italia classificata come “nZEC – Near Zero Energy Community“. Nel progetto, avviato nel 2023, sono già stati investiti 600mila euro.

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EpiHub Valmorel

A Valmorel (Belluno) si combatte lo spopolamento

A Valmorel, nel bellunese, piccolo borgo montano a 70 chilometri dal Vajont, è attivo un hub da seicento metri quadrati gestito da Andrea Piol, a capo della Fondazione Elserino Piol, che studia come trattenere i talenti tra le montagne: «Con EpiHub abbiamo riqualificato gli spazi di una vecchia osteria per proporre coworking ma anche un bed and breakfast e abbiamo conservato parte di quella osteria che tutt’oggi dà ristoro a chi passa da queste parti e non solo», racconta Andrea Piol, figlio di Elserino a cui è dedicata la Fondazione Piol che presiede. Tra le montagne, in questo panorama limpido e terso, Andrea ci ha accompagnato negli spazi della Fondazione nata in ricordo del padre, assieme ai due fratelli, Alessandro e Marinella.

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Istituto Filippin Treviso

A Treviso a scuola di Intelligenza artificiale

Ai piedi del monte Grappa si sperimenta un modello scolastico a stelle e strisce. Così l’istituto Filippin fondato nel 1924 affronta le sfide del Terzo millennio. Nel complesso da oltre 30mila metri quadri la campanella è suonata per oltre 500 studenti che troveranno al proprio banco l’Intelligenza artificiale. Metà sono americani, perché la scuola ha scelto di seguire un modello didattico internazionale molto particolare. Al centro, infatti, c’è la pratica, ma anche le competenze informatiche e la consapevolezza di quello che questi giganteschi strumenti che oggi abbiamo in mano possano davvero portare a risultati mai visti sinora se utilizzati nel modo corretto. Attenzione per la tecnologia, ma anche per l’ambiente e il territorio. Il dirigente scolastico, Sileno Rampaudo, ci ha spiegato: «Con gli alunni portiamo avanti progetti di rigenerazione urbana».