Bonus asili nido 2025, a quali fasce di reddito è riservato e come fare domanda?

Bonus asili nido 2025, a quali fasce di reddito è riservato e come fare domanda?

La Legge di Bilancio 2025 ha confermato anche per quest’anno il bonus asili nido, la misura economica pensata per sostenere le famiglie con le spese per l’iscrizione dei propri figli all’asilo nido – che sia pubblico o privato – e, nel caso di piccoli affetti da gravi patologie che non possono frequentare l’asilo, anche per l’assistenza a casa. L’agevolazione dipende, però, dall’Isee, che fa riferimento a quello minorenni, ovvero quello previsto per i nuclei con figli minori e che coincide con l’Isee ordinario soltanto nel caso in cui i genitori dei bambini siano coniugati o, comunque, conviventi.

Leggi anche: Sciopero 25 e 26 gennaio. Tutti gli orari e i treni regionali, InterCity e Frecce garantiti da Trenitalia

Il bonus asili nido 2025

Come accennato, sono previste certe soglie di Isee per ricevere il bonus:

    Da quest’anno sul calcolo dell’Isee non influisce l’Assegno unico. Chi non presenta l’Isee ha, comunque, diritto al bonus asilo nido, ma solamente fino a 1.500 euro all’anno. Nel caso in cui si chieda il bonus per i figli sottoposti ad assistenza domiciliare, il valore è sempre di 1.500 euro (a prescindere, quindi, dal reddito).

    Bonus asili nido, le novità 2025

    Tra le novità che emergono dalla Legge di Bilancio c’è l’allargamento della platea di chi può ottenere l’importo massimo del contributo. Fino al 2024 lo si poteva fare solamente se in famiglia c’era, oltre al figlio da iscrivere all’asilo nido, almeno un altro bambino al di sotto dei 10 anni di età. Da quest’anno, invece, la regola non è più in vigore. Per inoltrare la domanda ci si deve collegare al portale online dell’Inps entro il 31 dicembre di ogni anno indicando i mesi di frequenza all’asilo, con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Basterà, poi, compilare il modulo di domanda con i dati richiesti, allegando i documenti necessari (una prova di iscrizione dall’asilo, con ricevuta di pagamento, oppure una certificazione medico per l’assistenza a casa). Il contributo, che è cumulabile anche con altri bonus dedicati alle famiglie, può essere riscosso con bonifico domiciliato oppure accreditato su conti correnti (postali e bancari), carte prepagate con IBAN e libretti postali con IBAN.