Il gruppo statunitense dei semiconduttori ha chiuso il quarto trimestre fiscale in forte ribasso, segnando attualmente un -8,49%, dopo che gli ultimi risultati hanno alimentato le preoccupazioni circa una bolla alimentata dall’Intelligenza artificiale. Ecco che cosa è successo più precisamente e perchè nonostante i ricavi siano in crescita il mercato reagisce con freddezza alle ultime novità dell’impresa di chip.
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I risultati di Broadcom nell’ultimo trimestre 2025
L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P 100 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa della società tech statunitense, che fa peggio del mercato di riferimento. Ma nonostante il gruppo statunitense dei semiconduttori abbia chiuso il quarto trimestre fiscale con ricavi pari a 18,02 miliardi, contro i 17,5 miliardi attesi, il mercato reagisce con freddezza a questi risultati dopo che Oracle avevano rafforzato i dubbi sulla narrativa di una domanda ancora sostenuta per l’infrastruttura legata all’Intelligenza artificiale.
L’azienda ha, infatti, dichiarato che i margini diminuiranno a causa della composizione dei ricavi legati all’IA, probabilmente il motivo principale che ha innescato prese di profitto nonostante utili robusti. Così, nonostante l’utile per azione sia attualmente di 1,95 dollari contro i 1,87 previsti e le vendite previste di 19,1 miliardi di dollari, rispetto ai 18,3 miliardi stimati dagli analisti, non c’è fiducia nel futuro dell’azienda.
Broadcom e l’accordo con Anthropic
Broadcom ha rivelato di aver acquisito un quinto cliente hyperscale per i suoi chip IA personalizzati e ha confermato che Anthropic era “il misterioso acquirente” che si celava dietro l’ordine da 10 miliardi di dollari dei TPU Google. Con un backlog di 73 miliardi di dollari legato all’IA tra XPU, switch e componenti per data center nei prossimi 18 mesi, la visibilità sui ricavi futuri è eccezionalmente alta per un’azienda di semiconduttori.
I chip personalizzati dell’azienda, inclusi i TPU Ironwood di Google utilizzati da Anthropic, continuano a guadagnare trazione mentre gli hyperscaler cercano differenziazione architetturale e maggiore controllo dei costi.
Con i ricavi AI destinati a raddoppiare, un portafoglio clienti in crescita e un backlog record, l’azienda entra nel 2026 con uno dei profili di crescita più forti nel settore dei semiconduttori, anche se la volatilità a breve termine persiste attorno alle aspettative. La reazione su Wall Street sembra essere stata principalmente prese di profitto piuttosto che un vero e proprio movimento negativo, ma il futuro è ancora tutto da scrivere.