ChatGPT è tornato operativo dopo un’interruzione che martedì ha colpito migliaia di utenti in tutto il mondo. OpenAI ha confermato che il problema era legato a un problema di configurazione del routing, rilevata dopo un aumento anomalo degli errori riportati sulla pagina di stato ufficiale. Nel giro di poche ore la situazione è stata ripristinata.
Migliaia di segnalazioni in tutto il mondo
Secondo i dati di Downdetector, circa 3.000 persone hanno segnalato problemi nell’utilizzo del chatbot. L’impatto è stato limitato rispetto alla base globale degli utenti, che secondo OpenAI supera oggi gli 800 milioni di utilizzatori settimanali, ma sufficiente a far emergere una certa sensibilità verso le interruzioni di un servizio sempre più centrale nella vita digitale di milioni di persone.
Ovviamente, Downdetector non restituisce dati precisi sulla portata del blackout, ma ci permette solo di farci un’idea approssimativa. Il sito si limita a raccogliere le segnalazioni (manuali e volontarie) degli utenti affetti dal problema. Insomma, una cartina tornasole che aiuta le persone a capire quando c’è qualcosa che non va con i loro servizi online preferiti.
OpenAI ha spiegato che il disservizio è stato breve e non legato ad attacchi esterni né a questioni di sovraccarico. Una configurazione errata, insomma, ma sufficiente a generare errori e disconnessioni improvvise.
Dopo l’outage, l’ombra del data breach

Il blackout è avvenuto a pochi giorni di distanza da un’altra notizia impegnativa per la società: la violazione dei dati presso Mixpanel, uno dei provider analitici utilizzati da OpenAI. Un threat actor è riuscito a esportare un dataset contenente informazioni come nomi, email e altri dettagli collegati all’utilizzo dell’API. L’azienda non ha comunicato il numero esatto degli utenti coinvolti, parlando soltanto di “informazioni identificabili limitate”.
Pur trattandosi di dati non sensibili, l’incidente riaccende l’attenzione sul crescente ecosistema che ruota attorno ai servizi di IA generativa, dove non solo i modelli ma anche i fornitori terzi rappresentano potenziali punti di vulnerabilità.
Nel frattempo, l’ottima notizia è che la rapidità con cui OpenAI ha risolto l’outage suggerisce che il servizio mantiene una resilienza elevata. Fortunatamente, episodi come quello di martedì stanno diventano sempre più rari.
ChatGPT va in blackout per diverse ore: ecco cosa è successo davvero è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Umberto Stentella
