Che cosa sappiamo su SocialMediaGirls.com, l’app che con l’AI denudava le donne per creare immagini pornografiche?

Che cosa sappiamo su SocialMediaGirls.com, l’app che con l’AI denudava le donne per creare immagini pornografiche?

Dopo la bufera scoppiata per il gruppo Facebook “Mia moglie” e il forum “Phica”, che condividevano immagini di donne più o meno note senza consenso, ecco che si assiste a un altro tentativo di diffamazione. L’ultimo sito sessista salito agli onori della cronaca si chiama SocialMediaGirls.com e la polizia postale ha fatto sapere di avviare accertamenti sulla natura dei contenuti pubblicati all’interno del sito che utilizzerebbe l’intelligenza artificiale per creare immagini pornografiche. A denunciare sui social l’esistenza della piattaforma è stata per prima la giornalista e scrittrice Francesca Barra, raccontando di aver scoperto immagini che la ritraevano nuda generate con l’AI Sul sito c’è infatti un’apposita categoria ‘Ai undress anybody’ e una sezione ‘Italian nude vips’ con una carrellata di foto di volti noti dello spettacolo e influencer ‘spogliate’ attraverso l’IA.

Leggi anche: Maxi round per Refurbed da 50 milioni di euro. Ora punta tutto sull’internazionalizzazione

La denuncia di Francesca Barra

La giornalista parla di un episodio di «violenza e abuso che marchia la dignità». E afferma di «aver scoperto che su un sito per adulti circolano immagini di me nuda, generate con l’intelligenza artificiale. Non sono io, ma qualcuno ha deciso di costruire quella menzogna per ottenere attenzione e insinuare il dubbio che potessi essermi mostrata in quel modo negli ambienti in cui lavoro o ho lavorato», ha scritto in un post su Instagram in cui ha segnalato il sito.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Francesca Barra (@francescabarra1)

«É una violenza e un abuso che marchia la dignità, la reputazione, la fiducia. Un furto dell’immagine, del corpo, della libertà di essere viste come si è – non come un algoritmo o una mente malintenzionata decide di rappresentarci.Le tecnologie dovrebbero essere strumenti di progresso, non di sopraffazione. E invece, troppo spesso, diventano armi: di manipolazione, di vergogna, di distruzione dell’identità», scrive.

Per iscriversi a SocialMediaGirls.com basta autodichiararsi maggiorenni e compilare un modulo con alcuni dati che non vengono verificati. Tra le sezioni del sito ce n’è una riservata alle donne “famose”: si tratta di 46 pagine caricate dal dicembre 2023 in cui le vittime sono modelle, giornaliste, conduttrici, politiche. Pagine in cui si susseguono decine di scatti in studi televisivi, al mare o anche allo stadio in cui le protagoniste appaiono completamente nude. Tra loro compaiono Chiara Ferragni, Benedetta Parodi, Federica Nargi, Andrea Delogu, Caterina Balivo, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli, Sophia Loren e Angelina Mango.