Oggi, domenica 7 settembre, Papa Leone XIV proclamerà Santo Carlo Acutis, il ragazzo 15enne scomparso nel 2006 a causa di una leucemia. Negli anni è diventato noto come il patrono di internet. «Dalla nascita di internet allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale credo che il messaggio di Carlo sia potente e persistente – ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera la madre Antonia Salzano Acutis -. La tecnologia e i mezzi tecnologici possono essere molto utili ma anche molto oscuri. Carlo era appassionato di tecnologia, ma la usava con moderazione. Anche in questo credo possa essere un modello».

Chi era Carlo Acutis e perché sarà Santo
La beatificazione di Carlo Acutis risale al 2020 ad Assisi, dove riposano le sue spoglie mortali nel Santuario della Spogliazione. «L’anno prossimo, per la Giornata dei bambini e degli adolescenti, canonizzerò il beato Carlo Acutis», aveva detto Papa Francesco nel 2024. La canonizzazione era prevista in primavera, ma la scomparsa di Bergoglio ha costretto a posticipare l’evento.
Come si legge sul sito della Fondazione che porta il suo nome, Acutis tra le sue passioni aveva il sassofono e l’insegnamento del catechismo. Faceva volontariato alla mensa dei poveri dei Cappuccini e delle suore di madre Teresa. Era poi appassionato di videogiochi e internet: sfruttava il web per testimoniare la propria fede e sviluppava programmi al computer.
Papa Francesco ha riconosciuto il miracolo grazie all’intercessione del beato Carlo Acutis: ha riguardato Valeria, studentessa di Firenze caduta in bicicletta nel 2022 e finita in coma. La mamma Liliana, dopo il dramma, si era recata ad Assisi, trascorrendo in preghiera tutta la giornata inginocchiata davanti alla tomba del ragazzo. La sera stessa ha ricevuto una telefonata: la figlia aveva ripreso a respirare.