Quali sfide attendono la società di domani? Quali sono i rischi e quali le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico? Per la rubrica “Futuro da sfogliare” un estratto del libro Supervisor – I professionisti dell’AI, edito da Guerini e Associati.
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«Sono un medico: cosa posso fare con l’intelligenza artificiale?», «Quali sono i punti di forza dell’AI per lo psicologo?», «Come posso utilizzare l’AI da commercialista?», «Cosa fa l’AI per l’avvocato?», «Quali sono i vantaggi dell’AI per i notai?». È la nuova esperienza di lettura interattiva per la saggistica resa possibile da Virgilio AI. Medici, psicologi, infermieri, commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, notai, architetti ed esperti di comunicazione possoni dialogare con il più saggio dei poeti: è un Assistente AI basato sul recupero avanzato delle informazioni e diversi modelli linguistici generativi. Virgilio AI non è un “bigino”, ma un assistente cognitivo che unisce la memoria viva e dinamica dei sistemi di ricerca alla capacità di ragionamento e comunicazione di ChatGPT, DeepSeek, Gemini e Voyage AI. È accessibile gratuitamente dallo smartphone inquadrando il QR code presente nella prima pagina del libro: risponde per iscritto o vocalmente alle domande fatte sui contenuti del volume in 35 lingue, dall’italiano al cinese, all’hindi, allo spagnolo, all’arabo e al francese, selezionabili nel menù di navigazione.

Come cambia la saggistica per professionisti
Questo libro non si limita a raccontare l’intelligenza artificiale ai professionisti, ma la mette in pratica, trasformando la lettura in un’esperienza interattiva. È un passo decisivo verso una nuova forma di “editoria aumentata”, dove il libro non è più un contenitore statico di contenuti, ma un sistema vivo, capace di interagire andando incontro alle domande del lettore. L’AI non deve essere percepita come la sostituzione dei professionisti, ma come un aiuto che ne amplifica la creatività, la capacità di analisi e la velocità di apprendimento.
La grande innovazione dei modelli linguistici avanzati
La combinazione tra la RAG (alla lettera “Retrieval-Augmented Generation”, ossia la generazione aumentata di recupero delle informazioni) e i modelli linguistici di grandi dimensioni rappresenta oggi una grande innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla ricerca e all’assistenza. Come ci insegnano l’esperienza, negli ultimi anni i modelli linguistici hanno dimostrato di poter comprendere e generare dei testi con una padronanza sorprendente, ma restano strumenti limitati. Quando non hanno accesso a informazioni aggiornate e verificabili, anche i modelli più potenti possono generare risposte errate, ossia prendere cantonate. Dal canto loro, i sistemi di ricerca tradizionali sono utili per recuperare informazioni precise da grandi archivi, ma non hanno la capacità di elaborare e sintetizzare le informazioni come farebbe una persona.

È qui che la RAG si rivela decisiva, perché permette a un modello linguistico di grandi dimensioni o LLM di accedere alla conoscenza esterna aggiornabile all’infinito, collegando così una memoria dinamica a un sistema di ragionamento linguistico. Ed è proprio su questa combinazione che si basa Virgilio AI.
L’AI non ha paura
Proviamo a tirare le somme. L’AI non ha paura, siamo piuttosto noi ad avere paura dell’AI: ci attende al varco. C’è, ad esempio, la paura dell’incompetenza: «Non ci capisco nulla, ho sempre fatto così», si sente dire. È la vergogna latente che, secondo la ricercatrice americana di empatia Brené Brown, è una delle emozioni più forti tra i professionisti. Oppure c’è la paura della sostituzione: «L’AI mi sostituirà», si sente dire spesso, ignorando le tante professioni che stanno nascendo così come la possibilità di ripartire durante tutto l’arco della vita professionale. Oppure, infine, c’è la paura della perdita di controllo: «Non so cosa fa l’AI, non posso fidarci». È la cossiddetta “sfiducia epistemica”.

Di fronte a queste paure il primo passo è fare “reframing”, ossia cambiare la cornice interpretativa di quello che proviamo. Ad esempio, da «L’AI ruba il lavoro a noi medici, infermieri, psicologi, commercialisti, notai, avvocati, architetti e comunicatori» a «L’AI ci toglie le parti più ripetitive del nostro lavoro». Il secondo passo è quello di sperimentare l’AI, di fare amicizia con la tecnologia. È quello che propone “Supervisor, i professionisti dell’AI” con Virgilio AI a medici, psicologi, infermieri, commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati, notai, architetti, giornalisti ed esperti di audio e video.