Dall’ultimo Global Startup Ecosystem Report 2025, pubblicato da Startup Genome in collaborazione con la Global Entrepreneurship Network, emerge quali sono gli ecosistemi imprenditoriali più promettenti al mondo e a quanto ammontino le riserve di capitali a disposizione.
Un’indagine che è partita dall’analisi di una serie di indicatori quali performance (exit e IPO), capacità di attrarre capitali, ampiezza dei mercati, grado di transizione verso modelli AI-native e disponibilità di competenze, e che prende in esame oltre cinque milioni di imprese distribuite in più di 350 ecosistemi.
Dai risultati, emerge come il 2025 segni una netta inversione rispetto alla crescita costante degli anni precedenti, con un valore complessivo degli ecosistemi startup che è in calo del 31%, soprattutto a causa della riduzione delle exit e delle IPO. Il fenomeno, però, non si manifesta in modo uniforme. Asia e Africa tengono bene il passo, mentre l’Europa arretra e l’America Latina registra il calo più drastico. In pole position restano, indiscussi, gli Stati Uniti e la Cina.
E mentre crescono i finanziamenti in AI e big data, la Cina e gli USA monopolizzano la crescita dei capitali in questo settore. Nei due Paesi si concentra, infatti, il 90% dell’incremento registrato.
La fotografia che emerge dal paper analizza quanto stia cambiando oggi lo scenario dell’innovazione, come alcuni ecosistemi riescano, comunque, a distinguersi e in quali settori.
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