Recentemente un gruppo di astronomi ha scoperto una vera e propria popolazione di galassie nascoste che pare non siano state mai rilevate prima d’ore e che potrebbero in qualche modo mettere in discussione i vecchi modelli esistenti di evoluzione galattica.
Qualora queste galassie venissero confermate, andrebbero a contraddire le conoscenze scientifiche sullo sviluppo così come la distribuzione delle galassie. Dall’altra parte, potrebbero risolvere un mistero energetico. A condurre questo studio recente, i ricercatori guidati dal Science and Technology Facilities Council, dal Rutherford Appleton Laboratory e dall’Imperial College di Londra. Questi hanno creato l’immagine più profonda che sia mai stata realizzata dell’universo a lunghezze d’onda infrarosse lontane.
La scoperta di una nuova popolazione di galassie nascoste grazie all’Osservatorio spaziale Herschel
“Questo lavoro ha spinto la scienza con Herschel al suo limite assoluto, sondando ben al di sotto di ciò che possiamo normalmente vedere in modo discernibile e rivelando potenzialmente una popolazione completamente nuova di galassie che stanno contribuendo alla luce più debole che possiamo osservare nell’universo.” Queste le parole dichiarato dall’autore principale dello studio, il Dott. Chris Pearson di STFC RAL Space. Quest’ultimo ha spiegato che il loro lavoro ha portato la scienza dell’Osservatorio spaziale Herschel al limite delle potenzialità, svelando una nuova popolazione di galassie che pare riesca a indebolire la luce che è possibile osservare nell’Universo.
I ricercatori sono giunti ad loro risultato sommando ben 141 immagini tutte provenienti dallo strumento SPIRE a bordo dell’Osservatorio spaziale Herschel dell’Agenzia spaziale europea, il quale è stato operativo dal 2009 fino al 2013. L’immagine che è stata immortalata rappresenta una immagine profonda del cielo nell’infrarosso lontano che fino ad ora nessuno era mai riuscito ad immortalare.
Inoltre, l’immagine ha immortalato almeno il doppio di qualsiasi altra area che sia mai stata osservata dal telescopio. La tecnica utilizzata ha permesso agli astronomi di poter identificare le galassie più polverose, proprio dove avviene la formazione stellare ed ha anche permesso di analizzare come il numero di galassie varia in base alla luminosità. Sarà importante effettuare ulteriori ricerche per confermare questa scoperta.
Galassie nascoste: una nuova mappa sta cambiando la visione dell’universo è stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd. L’utilizzo dei testi contenuti su Lega Nerd è soggetto alla licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. Altri articoli dello stesso autore: Daniela Giannace